Davide Formisano e i Solisti della Scala

 

Davide Formisano è nato nel 1974 a Milano, dove si è diplomato col massimo dei voti e la lode sotto la guida del M° C. Tabarelli, perfezionandosi in seguito con i maestri B.Cavallo, J.C.Gerard presso la Musikhochschule di Stoccarda ed A.Nicolet a Basilea.

Giovanissimo, si aggiudica il Primo Premio al Concorso «G. Galilei» di Firenze ed al Concorso Internazionale di Stresa, ottenendo successivamente prestigiosi riconoscimenti presso tutti i più autorevoli concorsi internazionali. Diciassettenne, si presenta al IV Concorso Jean-Pierre Rampal di Parigi e consegue il Prix Special du Jury, ottenendo negli anni seguenti il Primo Premio al Concorso Internazionale di Budapest ed il Secondo Premio, con primo non assegnato, al rinomato concorso ARD di Monaco di Baviera. Primo flautista italiano ad aver ottenuto tali riconoscimenti, Davide Formisano aveva già suonato giovanissimo con le più importanti compagini giovanili europee, come l’Orchestra Giovanile Italiana, lo Schleswig-Holstein Festival Orchester e la European Community Youth Orchestra, diretta da maestri del calibro di Lorin Maazel, Carlo Maria Giulini e Kurt Sanderling.

Nel 1995 ottiene il posto di Flauto solista nella Filarmonisches Staatorchester di Amburgo, ricoprendo nel 1996 lo stesso ruolo presso la Netherlands Radio Philarmonic Orchestra. Dal marzo 1997 è Primo Flauto Solista dell’Orchestra del Teatro alla Scala e dell’omonima Filarmonica, diretta dal M° Riccardo Muti. L’attività in seno all’Orchestra Filarmonica della Scala gli ha permesso di collaborare con alcuni dei maggiori direttori contemporanei, quali Carlo Maria Giulini, Zubin Mehta, Wolfgang Savallisch, Valery Gergev, Myung wun Chung, George Pretre e Giuseppe Sinopoli.

Davide Formisano ha accostato al ruolo di professore d’orchestra una brillante e crescente carriera cameristica e solistica, esibendosi in tutta Europa ed in Giappone con partner del calibro di Bruno Canino, Radovan Vlatkovic, Phillip Moll, Sergio Azzolini, Fabio Biondi, e accompagnato da orchestre quali Bayerischer Rundfunk, Dresdner Kapellsolisten, Filarmonica di S. Pietroburgo e Tonhalle Ensemble di Zurigo. Accolto sempre con grande successo dal pubblico, la stampa italiana e tedesca si è così espressa, in occasione di alcuni concerti con l’ensemble Dresdner Kappelsolisten: «Un flauto magico strega l'Auditorium» (Il Messaggero, Roma); «... un solista italiano, ospite del gruppo... che ha letteralmente trascinato i suoi partner con uno slancio ed una felicità interpretative fuori dal comune, esibendo un suono meraviglioso ed una proprietà stilistica indiscutibile…» (La Repubblica, Firenze), «Semplice gioia nel suonare» (Frankfurt Allegemeine), «... perchè non ha solo precisione, magnifico controllo del fiato e un suono sempre sicuro e rotondo... è un musicista che sa dare espressione a tutto... introdotti da Formisano come un'illuminazione improvvisa e felice» (la Stampa.

Nel 1998 e 1999 partecipa ai Festival di Lucerna, St. Moritz, Basilea, Neuchátel, Rheingau e Bad Wörishofen. In Italia ha suonato a Siena con il pianista Phillip Moll, a Milano per le «Serate Musicali» e a Firenze per gli «Amici della Musica» con Bruno Canino, e a Ravenna con alcuni Solisti dei «Wiener Philarmoniker» ed il M° Riccardo Muti al pianoforte. Nei prossimi mesi, Davide Formisano sarà ospite di alcuni festival che lo porteranno ad esibirsi in Svizzera a Baden ed a Lucerna, in Germania a Würzburg, Neumarkt e Rügen insieme al pianista Phillip Moll. In Giappone sarà impegnato in una Tournèe a luglio ed agosto che, tra l’altro, lo vedrà esibirsi al Festival Internazione di Fuji, allo Yamanami Music Festival e a Tokyo presso la prestigiosa sala Bunka-Kaikan e al Metropolitan Art Space. Ha già inciso l’integrale dei Quartetti di Mozart per flauto ed archi con il Quartetto Tartini, e un Recital live con pianoforte in occasione del debutto alle Settimane Musicali di Lucerna. È di prossima uscita un CD su arie di opere italiane accompagnato da Phillip Moll, in collaborazione con Sergio Azzolini e J. C. Gerard, e la registrazione per la televisione tedesca del Concerto in Re Maggiore Kv 314 di Mozart con il pianista e direttore Justus Frantz.

 

 

 

FRANCESCO MANARA ha frequentato il Conservatorio «G Verdi» di Torino, dove nel 1990 si è diplomato sotto la guida di M. Marin, con il massimo dei voti, la lode e la menzione d'onore. In seguito, grazie ad una borsa di studio conferitagli dalla «De Sono Associazione per la Musica», si è perfezionato con F.Gulli, R.Ricci, S.Gheorghiu e ad Amsterdarn con il H.Krebbers. In formazione di duo violino-pianoforte ha studiato con F.Gulli-E.Cavallo e con P.Amoyal-A.Weissemberg e si è diplomato presso la Scuola Superiore di Musica da Camera del Trio di Trieste, anche in formazione di Trio. Nel 1992 è stato scelto da Riccardo Muti per ricoprire il ruolo di Primo Violino Solista dell'Orchestra del Teatro alla Scala, ed ha vinto anche il primo premio al concorso a borse dì studio indetto dall'Orchestra Filamonica della Scala. L'anno successivo gli è stato assegnato il primo premio al prestigioso Concorso Internazionale di Ginevra. Nel 1997 ha vinto il Concorso «M.Abbado» e si è classificato al secondo posto nel Concorso «J.Joachim» di Hannover ed in quello di Vienna. Nel 1998 ha vinto il secondo premio al Concorso Intemazionale «A.Stradivari» di Cremona, e gli è stato conferito un premio speciale offerto dalla Russian Academy al Concorso «Cajkovskij» di Mosca. È stato premiato anche ai concorsi di Freiburg («Spohr»), di Seul («Dong-A») e di Monaco di Baviera (ARD). La vittoria di tali importanti premi lo ha condotto presto verso una brillante carriera solistica, che lo ha visto esibirsi con più di cinquanta orchestre diverse tra cui l'Orchestra della Suisse Romande, la Radio Bavarese, la Radio di Stoccarda e quella di Hannover, la Wiener Kammerorchester, la Tokyo Symphony, l'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e, in più occasioni, la Filarmonica della Scala diretta da R.Muti. Nel 1998 ha debuttato al Lincoln Center di New York con il concerto op. 61 di Beethoven. Il suo repertorio, che spazia da Bach ai contemporanei, comprende anche tutti i 24 capricci Op. 1 di Paganini, da lui eseguiti integralmente più volte in concerto, e tutte le Sonate e la Partite di Bach. Con l'Orchestra da Camera di Padova del Veneto ha inciso il Concerto di B.Campagnoli (Dynamic) e con la Filarmonica della Scala diretta da Muti la Sinfonia Concertante di Mozart (EMI) con il violista Danilo Rossi. Ha effettuato registrazioni per la Radio di Monaco.

Francesco Manara è il fondatore del «Trio Johannes», con cui ha vinto il secondo premio al Concorso Internazionale di Musica da Camera dei Trio di Trieste e a quello di Osaka, e con il quale ha inciso il «Trio Arciduca» di Beethoven e il Trio op. 8 di Brahms. È docente di violino presso l'Accademia Internazionale Superiore di Musica «L.Perosi» di Biella e presso l'Accademia della Scala ed è stato invitato a tenere Masterclass alla Manhattan School di New York. Ha tenuto inoltre corsi di qualificazione professionale per orchestra presso la scuola di musica di Fiesole ed il Laboratorio Sperimentale di Spoleto.

Suona il Giovan Battista Guadagnini “ex Buckeburg” del 1773

 

 

 

Simonide Braconi, nato a Roma, si è diplomato con il massimo dei voti al Conservatorio di «S.Cecilia» di Roma e successivamente alla Music Hochschule di Freiburg in Germania (con menzione d'onore), studiando rispettivamente con i maestri S.Esposito e K.Kashkashian.

Si è perfezionato con B.Giuranna (Acc. "W. Stauffer" di Cremona) e J.Bashmet (Acc. Chigiana di Siena, diploma di merito nel 1991 e nel 1992).

È stato premiato a diversi concorsi internazionali (tra cui Colonia e il «Lionel Tertis» competition in Inghilterra).

Prima viola dell' Orchestre des jeunes de la Mediterranèe, membro dell'orchestra della Comunità europea, ha collaborato in qualità di Prima viola con l'orchestra dell'Accademia di S. Cecilia a Roma e nel 1994, a soli 22 anni, è stato prescelto dal M. Riccardo Muti a ricoprire lo stesso ruolo nell' orchestra del Teatro alla Scala di Milano.

Come solista e in musica da camera ha inciso per le etichette discografiche Vigiesse,Thymallus, Rhona, Stradivarius, Agorà, Tudor, DAD, Velut Luna e Dynamic oltre a diverse registrazioni per Radio 3 e per le riviste CD Classica ed Amadeus.

Svolge spesso attività concertistica in duo con il fratello pianista Monaldo Braconi.

Autorevoli critiche dicono di lui: «...suono superbamente compatto» (the Strad}, «...ha colpito per il suo sicuro virtuosismo e il calore del suo strumento» (Badener Tagblatt), «..intonazione strepitosa, sostegno di un canto vellutato e grave…» (Corriere della sera), «... mostra di possedere risorse strumentali di prim'ordine sfoggiando un suono vellutato ed omogeneo ed un'eccellente tecnica» (CD classica), «...insomma quando la bellezza è in primo piano senza protagonismi» (L'Eco di Bergamo), «...solista di gran talento, raffinatissimo nelle sue scelte espressive...la viola solista si è distinta per la sua cantabilità ineffabile e per la morbidezza del colpo d' arco, nonché per virtuosismo strumentale e delicatezza del suono» (Messaggero Veneto , 24 Febbraio 2003).

Insieme alle altre prime parti dell' Orchestra del Teatro ha recentemente costituito il Quartetto d'archi della Scala compiendo tournèe negli Stati Uniti, Sudamerica, Francia, Germania, Giappone.

Membro di giurie in diversi concorsi internazionali (tra cui Ginevra), è regolarmente invitato a tenere corsi in importanti istituzioni (Arts Academy a Roma,Festival delle città a Portogruaro, Gubbio festival, Accademia "T. Varga" a Sion ), è docente presso l'Accademia internazionale «Lorenzo Perosi» di Biella e l' Accademia della Scala.

Tra le varie orchestre con le quali ha collaborato da solista spiccano l' Orchestra Stabile di Bergamo «G.Donizetti», l'orchestra «Accademia I Filarmonici», l'Orchestra Sinfonica Abruzzese, l'Orchestra Sinfonica Basca, l'Orchestra del Friuli Venezia Giulia, l'Orchestra «G.Cantelli», la United Europe Chamber Orchestra, la Baden Badener Orchestra, l'Ensemble Petruzzelli, I Filarmonici di Torino, la Sinfonica di Lubiana, l'Orchestra Haydn di Bolzano, l'Orchestra Filarmonica della Scala con la quale ha recentemente interpretato con successo la kammermusik N. 5 (Concerto per viola) di P. Hindemith sotto la direzione del M. W. Sawallisch e l'Orchestra Sinfonica Cherubini con la quale ha interpretato la Sinfonia Concertante di Mozart sotto la direzione del M. R. Muti.

Suona una viola G. Gagliano (1800) della Fondazione Pro Canale Onlus di Milano.

 

 

 

MASSIMO POLIDORI, nato nel 1970, ha studiato con Renzo Brancaleon, Antonio Janigro, Mario Brunello, Daniel Grosgurin, il Trio di Trieste ed ha partecipato alle Master Classes di Amedeo Baldovino e di Daniel Shafran, corsi che ha potuto seguire grazie ad una borsa di studio della «De Sono Associazione per la Musica»; si è diplomato con il massimo dei voti e ha conseguito il Primo Premio di Virtuosité presso il Conservatorio Superiore di Musica di Ginevra, ottenendo la borsa di studio come miglior virtuosité. In questa occasione ha eseguito il concerto di Schumann con l'Orchestra della Suisse Romande, succesivamente trasmesso dalla Radio Svizzera Francese.

Dopo numerose affermazioni in concorsi nazionali, ha vinto il III Premio al Concorso Internazionale «G.B.Viotti» di Vercelli.

È stato Violoncello Solista della «Camerata Berna», con la quale ha effettuato tournée nelle più prestigiose sale europee e statunitensi, collaborando con solisti di gran valore tra i quali Radu Lupu, Heinz Holliger, Gidon Kremer, Andras Schiff, Peter Serkin, con i quali ha anche inciso dischi per la Decca e per la Novalis. Nel marzo 2000 è stato scelto da Riccardo Muti per ricoprire il posto di Primo Violoncello dell'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. È co-fondatore del Trio Johannes.

È docente di violoncello al Conservatorio di Friburgo.