Dopo
aver vinto il Premio della Critica al Concorso Cajkovskij di Mosca nel 1990,
Pietro De Maria ha ricevuto il Primo Premio al
Concorso Internazionale Dino Ciani al Teatro alla Scala di Milano (1990) e al
Géza Anda di Zurigo (1994). Nel novembre 1997 gli è stato assegnato in Germania
il Premio Mendelssohn per la sua esecuzione del Concerto n. 1 con la Filarmonica
di Amburgo diretta da Ingo Metzmacher.
Pietro De Maria svolge un'intensa attività concertistica, ospite dei maggiori
centri musicali europei ed americani e solista con importanti complessi come
l'Orchestra della Tonhalle di Zurigo, i Bamberger Symphoniker, la Camerata
Salzburg, le Orchestre Sinfoniche delle Radio di Amburgo, Francoforte e
Stoccarda, l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l'Orchestra Sinfonica
Nazionale della RAI e con direttori quali Roberto Abbado, Umberto Benedetti
Michelangeli, Gary Bertini, Myung-Whun Chung, Vladimir Fedoseyev, Eliahu Inbal,
Marek Janowski, Peter Maag, Gianandrea Noseda, Corrado Rovaris, Yutaka Sado,
Sándor Végh.
Nato a Venezia nel 1967, De Maria ha iniziato lo studio del pianoforte con
Giorgio Vianello, dimostrando un precoce talento che lo ha portato, appena
tredicenne, a vincere il Primo Premio al Concorso Internazionale Alfred Cortot
di Milano. Si è diplomato sotto la guida di Gino Gorini al Conservatorio della
sua città, perfezionandosi successivamente con Maria Tipo al Conservatorio di
Ginevra, dove ha conseguito nel 1988 il Premier Prix de Virtuosité con
distinzione.
Ha inciso le tre Sonate op. 40 di Clementi per l’etichetta Naxos e un recital
registrato dal vivo al Miami International Piano Festival per la VAI Audio.
È di prossima pubblicazione per la Decca un cofanetto inciso con il
violoncellista Enrico Dindo e comprendente l’integrale delle Sonate e Variazioni
di Beethoven per violoncello e pianoforte.
Tra i suoi impegni futuri figurano la prima esecuzione italiana del Concerto di
Ivan Fedele per due pianoforti e tre gruppi orchestrali a Milano e, su invito di
Gidon Kremer, la partecipazione al Festival di Lockenhaus.
Pietro De Maria insegna alla International Engadin Summer Piano Academy che si
tiene in Svizzera ogni due anni.
Nato nel 1965,
Andrea Lucchesini si è formato alla scuola di Maria Tipo,
imponendosi all’attenzione internazionale nel 1983 con la vittoria al Concorso
«Dino Ciani» al Teatro alla Scala di Milano. Da allora ha suonato con le più
prestigiose orchestre, collaborando con direttori quali Claudio Abbado, Semyon
Bychkov, Roberto Abbado, Riccardo Chailly, Dennis Russell Davies, Charles Dutoit,
Daniele Gatti, Gianluigi Gelmetti, Daniel Harding, John Neshling, Gianandrea
Noseda e Giuseppe Sinopoli.
Nel 1994 una giuria internazionale di musicologi, valutando gli esiti di una
così ampia attività concertistica, ha conferito a Lucchesini il prestigioso
Premio «Accademia Chigiana», cui si è aggiunto, nel 1995, il Premio della
Critica «F. Abbiati».
Nel luglio 2001 Andrea Lucchesini ha eseguito la nuova Sonata per pianoforte di
Luciano Berio in prima mondiale a Zurigo, proseguendo così una felice
collaborazione che aveva preso l’avvio con il Concerto II Echoing curves
dello stesso Autore, eseguito da Lucchesini in tutto il mondo e registrato con
la London Symphony per la BMG. La Sonata è stata poi eseguita in Francia,
Portogallo, Belgio, Olanda e Inghilterra.
L’interesse per il repertorio novecentesco, oltre che nella scelta dei
programmi, è testimoniato anche da alcune incisioni discografiche – Pierrot
Lunaire di Schoenberg e Kammerkonzert di Berg – effettuate per la
Teldec con la Dresdner Staatskapelle diretta da Giuseppe Sinopoli.
Si dedica con passione anche al repertorio cameristico, partecipando a vari
festival internazionali, quali Moritzburg e Lockenhaus, e realizzando in
particolare una stretta collaborazione con il violoncellista Mario Brunello con
il quale ha animato per oltre un decennio gli «Incontri con la musica da
camera», sotto l'egida dell'Unione Musicale di Torino.
Con particolare successo di critica è stata accolta nel 2004 l’integrale incisa
live per la Stradivarius delle Sonate per pianoforte di Beethoven, che ha avuto
il riconoscimento di disco del mese nell’ agosto 2004 da Fonoforum.
Recentemente Piero Farulli lo ha voluto accanto a se nella direzione della
prestigiosa Scuola di Musica di Fiesole.