L’Accademia
Bizantina nasce nel 1983 a Ravenna, costituita e gestita dagli
stessi musicisti che la compongono.
Negli anni ‘90, l’ingresso in orchestra del clavicembalista Ottavio Dantone
segna una svolta decisiva nella storia del gruppo.
Nel 1996 l’Accademia decide di affidare a Dantone la direzione musicale, amplia
notevolmente il suo repertorio e inizia un lavoro di ricerca sugli stili e la
prassi esecutiva barocca, sul suono e la tecnica degli strumenti antichi,
percorso che la porterà ad essere presente nelle rassegne e nei Festival
Nazionali ed Internazionali più importanti e ad effettuare tournée in tutta
Europa, Israele, Giappone, Messico, Stati Uniti, Sud America.
Appartengono già a questa nuova “stagione” numerose incisioni discografiche
recensite dalle più qualificate riviste specializzate, Corelli, Frescobaldi,
Galuppi, B.Marcello, Purcell, Sarti, A.Scarlatti, Vivaldi, i principali
compositori affrontati. Oggi l’Accademia Bizantina incide anche per Decca. Due i
cd che la casa londinese ha già pubblicato: un album dedicato alla musica vocale
e strumentale dell’Arcadia, con il controtenore
Andreas Scholl, e un altro dedicato interamente ad A.Scarlatti, con Ottavio
Dantone solista al cembalo.
In questi ultimi anni l’Accademia si è cimentata anche nel repertorio operistico
affrontando partiture di Sarti, Spontini, Pergolesi, Monteverdi e Haendel.
Ovunque la critica ha riconosciuto a Dantone e alla compagine orchestrale la
capacità di offrire esecuzioni raffinate, pertinenti al contesto storico di
produzione ed al linguaggio musicale dell’epoca.
Il 2004 ha visto Accademia Bizantina impegnata nelle seguenti produzioni:
Orlando di Haendel per i Teatri di Ravenna e Ferrara, Il Flaminio di
G.B.Pergolesi per i Festival di Beaune e Jesi, Il ritorno d’Ulisse in Patria
per otto Teatri italiani.
L’Accademia, nell’autunno del 2005, sarà impegnata in una lunga tournée a fianco
del controtenore Andreas Scholl, durante la quale si esibirà nelle più
prestigiose sale da concerto d’Europa.
L’Accademia Bizantina è oggi una compagnia musicale fondata sulla qualità e
sulla fedeltà dell’interpretazione, ma che affronta il repertorio antico senza
mai rinunciare al proprio apporto creativo, tesa com’è a risvegliare un nuovo
gusto estetico, una nuova passione per l’ascolto, una nuova riflessione sul
compito della musica e del musicista.
Nata a Tokyo,
Maki
Mori ha iniziato a studiare piano e violino e quindi canto alla
Tokyo National University of Fine Arts and Music, al Conservatorio di Musica
«Giuseppe Verdi» di Milano e allla Musikhochschule di Monaco di Baviera.
Ha vinto il concorso organizzato da Plácido Domingo «Operalia» (Hamburg) e il
Concorso Internazionale di Canto «Orfeo 2000» (Hannover), oltre ad aver vinto
numerosi premi per l'interpretazione dell'operetta (il Belvedere International
Singing Competition di Vienna), di Lied e come migliore interprete di
Bach.
Ha cantato alla Washington National Opera nel ruolo di Blonde in Die
Entfürung aus dem Serail con Günter Missenhardt e il regista Michael Hampe,
nel ruolo di Gilda in Rigoletto con Haijing Fu diretto da Heinz
Fricke, come Blumen Mädchen in Parsifal con Plácido Domingo e
Matti Salminen, come Olympia in Les Contes d’Hoffmann con Richard
Leech e Andrea Rost diretta da Emmanuel Villaume, e come Adele in Die
Fledermaus con June Anderson e Wolfgang Brendel, produzione che ha avuto
enorme successo di critica sul Washington Post e su The Wall Street Journal e
che ha vinto il S&R Foundation’s Washington Award. Ha cantato anche alla Los
Angeles Opera nel ruolo di Sophie in Werther con Roberto Alagna,
Frederica von Stade and Kent Nagano. Ha anche cantato a Tokyo nel ruolo di
Nannetta in Falstaff con Giorgio Morandi, Rosina in Il Barbiere di
Siviglia, e Tytania in A Midsummer Night’s Dream. In maggio ha
cantato Musetta nella Bohème con Giuseppe Sabbatini ed Eva Mei, diretta
da Nicola Luisotti, e il prossimo novembre canterà Gilda alla Sofia National
Opera.
Oltre ad aver cantato come solista con Domingo, Pavarotti and Carreras nel
concerto dei “Tre Tenori” in Giappone, ha anche eseguito
Exsultate jubilate di Mozart con Seiji Ozawa, Rudolf Barshai, David
Robertson, Enoch zu Guttenberg e i Münchener Philharmoniker, la Sinfonia n. 4 di
Mahler con Gary Bertini e Myung-Whung Chung, il Requiem di Mozart con
Vladimir Ashkenazy e Seiji Ozawa, l'Ottava Sinfonia di Mahler con Gianandrea
Noseda, Adele, Vilia-Lied e Frühlingsstimmenwalzar nel
concerto di Capodanno con Peter Guth e la Strauss Festival Orchester di Vienna.
Ha tenuto un recital solistico alla Carnegie Hall, registrato live e pubblicato
da Avex. Il prossimo ottobre canterà con Yuri Bashmet e i Solisti di Mosca.
Si dedica anche all'interpretazione della musica antica, nel cui ambito spicca
la collaborazione in qualità di solista con Masaaki Suzuki e il Bach Collegium
Japan, con i quali ha eseguito programmi dedicati a Haendel (Rinaldo, Giulio
Cesare), Bach (cantate 199 e 51), Melani e Mozart (Messa in do minore).
È ovunque acclamata per la bellissima voce, la tecnica perfetta per le
colorature e la profonda musicalità. La sua carriera internazionale l'ha portata
a essere una delle artiste giapponesi più famose all'estero.
Ottavio Dantone
si è diplomato in organo e clavicembalo presso il Conservatorio «G. Verdi» di
Milano e ha intrapreso giovanissimo la carriera concertistica, dedicandosi fin
dall’inizio allo studio e al costante approfondimento della musica antica,
segnalandosi presto all’attenzione del pubblico e della critica.
Nel 1985 ha ottenuto il premio di basso continuo al Concorso Internazionale di
Parigi e nel 1986 è stato premiato al Concorso Internazionale di Bruges (due dei
concorsi di clavicembalo più importanti del mondo), primo italiano ad aver
ottenuto tali riconoscimenti a livello internazionale in ambito
clavicembalistico.
Dal 1996 è il direttore musicale dell’Accademia Bizantina di Ravenna.
Nel 1999, la prima esecuzione in tempi moderni del Giulio Sabino di
Giuseppe Sarti ha segnato il suo debutto operistico. Da allora affianca alla sua
abituale attività di solista e leader di gruppi da camera quella ormai intensa
di direttore d’orchestra, estendendo il suo repertorio all’opera e al periodo
classico e romantico e accostando al repertorio più conosciuto la riscoperta di
titoli meno eseguiti o in prima esecuzione moderna.
Nella primavera del 2005 ha diretto con grande successo il Rinaldo di
G.F. Haendel per la regia di Pier Luigi Pizzi al Teatro alla Scala di Milano.
È regolarmente ospite dei più prestigiosi teatri d’opera e dei Festival
internazionali più importanti del mondo.
Moltissime le registrazioni radiofoniche e televisive in Italia e all’estero,
nonché quelle discografiche sia come solista che come direttore, per le quali ha
ottenuto prestigiosi premi e riconoscimenti dalla critica internazionale. Dal
2003 incide per la Decca.