L'analisi del testo pittorico evidenzia come questo ciclo pittorico abbia patito grande sofferenze già in tempi remoti portando alla decimazione dell'originaria stratificazione pigmentata ed il sovrapporsi di più stratificazioni cromatiche. Questi dipinti sono stati infatti oggetto di numerosissimi restauri, l'ultimo risale agli anni '60 per mano di Corrado Morandin, effettuato in
economia per conto del Ministero dell'Istruzione sotto la guida del prof. Luigi Pavan [comunicazione orale dello stesso prof. Luigi Pavan], quello appena precedente, decisamente più consistente, è stato condotto negli anni '30 da parte di Don Leonildo Montini, confratello pittore originario di Savona [comunicazione orale di S.E. Rev.mo p. Abate Innocenzo Negrato].
Anche l'osservazione delle immagini fotografiche del 1931 ci descrivono pesanti ridipinture e contestualmente anche alterazioni chiare dovute alla cristallizzazione di sali solubili portati da infiltrazioni d'acqua.