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San Benedetto, polemiche tra le liste candidate
«Se il corso è chiuso la colpa è del sindaco»


SAN BENEDETTO. Infuriano le polemiche riguardo alla riapertura del corso in paese. Le due liste contrapposte, quella di Arnaldo Santilli, "Uniti per il cambiamento", e quella di Giovanni Di Genova, "Vivere San Benedetto", si scontrano sulla possibilità di riaprire il corso. «Se il corso è chiuso è colpa dell'attuale amministrazione», ha dichiarato Santilli replicando al sindaco Paolo di Cesare.
«Noi ci troviamo costretti a risolvere un problema che condiziona l'intera popolazione», dice Santilli.
Di Cesare aveva affermato che, secondo un documento inviato al Comune lunedì mattina da parte della soprintendenza per i Beni archeologici dell'Abruzzo, i mosaici della Domus di corso Vittorio non si possono toccare. Di Cesare aveva poi accusato Santilli e la sua lista di utilizzare l'argomento solo a scopo propagandistico illudendo i cittadini di una fantomatica riapertura e di non pronunciarsi chiaramente invece sulle cose concrete come l'attuazione del nuovo piano regolatore generale appena approvato.
Secondo il documento della Soprintendenza pervenuto in Comune la Domus sarebbe vincolata come bene di interesse archeologico e come tale non può essere modificata né rimossa, né adibita ad usi non compatibili con la conservazione o l'integrità. Secondo il documento, dunque, il corso deve restare chiuso.
«Questa campagna elettorale sta diventando sempre più insolita», ha replicato Santilli, «perché le linee programmatiche e il dibattito su di esse vengono illustrate non dai candidati sindaci ma dai candidati alla carica di consiglieri, come è l'attuale sindaco Di Cesare. Mi domando come mai il documento sia stato fatto pervenire in Comune proprio durante la campagna elettorale», sottolinea Santilli, «sarebbe opportuno che Di Cesare rendesse noto alla popolazione il preciso contenuto del documento. Noi comunque rimaniamo convinti che qualcosa per risolvere il problema del corso possa essere ancora fatto. Se nessuna proposta», conclude Santilli, «dovesse andare in porto il fatto che il paese rimanga isolato e spaccato in due grossi tronconi che causano problemi al traffico, sarebbe un esempio di arroganza amministrativa. Noi critichiamo il metodo e la strumentalizzazione in campagna elettorale. Bisogna tutelare il diritto di costruire o ristrutturare una abitazione ma questo non deve essere visto come un favore del sindaco di turno, ma come un dovere di una amministrazione».

Pietro Guida

 

   
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Fonte : Il Centro

 
   
si deve vincere per la dignitą dei Sambenedettesi

 

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