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Elezioni a S. Benedetto. Sul trasferimento dei reperti da Corso Vittorio, Di Cesare critica Santilli
«I mosaici non si possono toccare»
Il sindaco rende noto un documento della sovrintendenza

Pietro Guida

SAN BENEDETTO. «I mosaici della Domus di Corso Vittorio non si possono toccare: lo stabilisce la legge. È inutile tergiversare a scopo propagandistico sull'argomento». Il sindaco Paolo di Cesare interviene sulla questione della chiusura del Corso a causa degli importanti reperti archeologici rinvenuti e accusa la lista avversaria di «illudere inutilmente la popolazione solo per ottenere voti».
La campagna elettorale, che vede contrapposte le liste civiche "Uniti per il cambiamento" capeggiata da Arnaldo Santilli e quella il cui capolista è Giovanni Di Genova "Vivere San Benedetto", vede tra i temi più caldi quello legato alla riapertura del corso del paese. Santilli aveva dichiarato che si sarebbe adoperato, in caso di vittoria, per la riapertura del corso.
Tra le ipotesi quella di trasferire tutti i mosaici venuti alla luce. Ma l' attuale sindaco Paolo di Cesare, candidato nella lista di Di Genova, interviene sulla questione accusando Santilli di «strumentalizzare l'argomento per fini elettorali», visto che i mosaici, secondo un comunicato del ministero per i Beni culturali e della soprintendenza per i Beni archeologici dell'Abruzzo, giunto lunedì in Comune, non possono essere toccati in nessun modo. «Inutile far credere alla gente che c è la possibilità di portare avanti obbiettivi irrealizzabili», spiega Di Cesare riferendosi alle affermazioni di Santilli, «i mosaici non si possono toccare. Secondo la soprintendenza la Domus è vincolata come bene di interesse archeologico e come tale non può essere modificata né rimossa né può e potrà mai essere adibita ad usi non compatibili con la conservazione o l'integrità. In campagna elettorale», continua Di Cesare, «bisogna guardare alle cose concrete, come ad esempio all'attuazione del nuovo piano regolatore generale recentemente approvato. La posizione della nostra lista in merito è ovvia ma quella della lista avversaria non è ancora chiara. Forse dall'altra parte», conclude Di Cesare, «non ci si vuole esprimere apertamente su questo argomento perché si sarebbe preferito mantenere il vecchio Prg».

 

   
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Fonte : Il Centro

 
   
si deve vincere per la dignitą dei Sambenedettesi

 

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