|
|
«Il corso
verrà subito riaperto»
San Benedetto, Santilli vuole spostare altrove i mosaici
Pietro Guida
SAN BENEDETTO DEI MARSI. "Uniti per il cambiamento", la lista
civica capeggiata da Arnaldo Santilli che alle elezione affronterà
quella capitanata da Giovanni Di Genova, è stata ufficializzata
mercoledì sera. Tra i punti chiave del programma spicca quello
che prevede la riapertura del corso del paese grazie e il trasferimento
dei mosaici rinvenuti nel sottosuolo.
Gli altri punti riguardano la lotta contro l'ipotesi della realizzazione
di un inceneritore sul territorio comunale e il rifacimento della rete
idrica e fognaria. La campagna elettorale entra nel vivo e dopo i battibecchi
dei giorni scorsi tra le liste avversarie ora gli schieramenti cominciano
a presentarsi alla popolazione e fanno emergere le linee programmatiche,
determinanti per l'orientamento di voto dei cittadini. All'incontro di
presentazione hanno partecipato, oltre alla quasi totalità dei
candidati della lista di Santilli, i promotori della coalizione e i sostenitori
del candidato alla carica di sindaco.
«Tutti hanno dimostrato grande entusiasmo», ha affermato l'aspirante
sindaco Santilli, «e hanno rimarcato il clima di unità e
coesione che traspare all'interno della nostra coalizione. Il nostro obiettivo
è infatti quello di dare serenità amministrativa e un volto
nuovo al paese».
Candidati e sostenitori hanno analizzato e discusso i punti del programma
che, nonostante non sia stato ancora reso pubblico, è incentrato
su alcuni temi fondamentali. Primo fra tutti quello riguardante il corso
del paese, che è da tempo oggetto di polemiche e diatribe poiché
è stato chiuso dopo il ritrovamento di reperti archeologici nel
sottosuolo.
«Riapriremo il corso e faremo spostare altrove, in un luogo sicuro,
i mosaici». Questa in sostanza è l'idea della lista di Santilli
per permettere la riapertura del corso. «Quei monumenti si stanno
deteriorando e noi li recupereremo affinché vengano apprezzati
ed esposti in luoghi più fruibili», ha spiegato Santilli,
«in questo modo il corso potrà essere restituito alla gente».
Ora, però, sarà necessario verificare, sotto l'aspetto tecnico-artistico,
la fattibilità di questa proposta. «Non sappiamo ancora se
questa idea potrà essere realizzata», ha precisato Santilli
«ma ci proveremo in tutti i modi anche perché la popolazione
è dalla nostra parte. In questo modo riavvicineremo i residenti
all'archeologia visto che i fatti legati alla chiusura del corso hanno
ormai esasperato la gente». Ora però sarà necessario
fare i conti con le proposte del gruppo di Di Genova che è da tempo
al lavoro per la realizzazione del programma. Si attende di conoscere
la posizione di questo schieramento sul problema legato ai reperti archeologici.
Fonte : Il Centro |
|