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San Benedetto dei Marsi. Il candidato sindaco si difende: una banca era pronta a investire
Viabilità in centro, ancora scontro
Di Genova: Santilli era favorevole all'area pedonale

p.g.

SAN BENEDETTO. La chiusura del corso infiamma la campagna elettorale delle due liste civiche avversarie, quella capeggiata da Arnaldo Santilli "Uniti per il cambiamento", e quella di Giovanni Di Genova "Vivere San Benedetto". Oggi sarà una giornata di comizi di piazza, addirittura tre e non soltanto due: uno di Santilli, a mezzogiorno, uno del sindaco uscente Paolo Di Cesare, in lista con Di Genova, alle 15 e l'ultimo, alle 21, per lo stesso Di Genova. Quest'ultimo attacca Santilli riguardo alla sua posizione rispetto al corso del paese chiuso da anni per il ritrovamento di una antica città romana.
Secondo Di Genova, infatti, «Santilli, che adesso si dichiara pronto a percorrere qualsiasi strada per riaprire il corso, sarebbe stato favorevole alla pedonalizzazione dell'area in questione».
«Nel '94», spiega, «Santilli, allora presidente della Pro loco, si dichiarò favorevole alla chiusura del corso e alla trasformazione della zona in area pedonale. Intervenne pubblicamente durante un consiglio comunale straordinario per dire la sua».
Della stessa opinione il sindaco uscente Di Cesare: «L'intervento di Santilli è stato verbalizzato e gli atti sono ancora disponibili in comune. Santilli, nel giugno del '94, era favorevole alla pedonalizzazione del corso. Come mai ora ha cambiato idea?».
Anche la posizione di Di Genova sembra orientata verso l'impegno alla riapertura del corso. «Fermo restando il rispetto delle normative», afferma Di Genova, «faremo il possibile per trovare una soluzione al problema viabilità».
«Tutto vero», replica Santilli, «ma questi avvenimenti sono riferiti al '94, in condizioni completamente diverse, quando un istituto di credito si disse interessato a recuperare i ritrovamenti archeologici investendo direttamente. Ma da qui a dire che io sono stato favorevole alla chiusura del corso ce ne passa. Ci troviamo di fronte a una mistificazione dei fatti anche perché bisogna ricordare che nell'ultimo programma elettorale Di Cesare, nel '98, elaborato insieme a me, non si faceva cenno alla chiusura del corso perché c'era stata l'approvazione da parte della giunta di un progetto per la realizzazione di un cavalcavia sui reperti. Io riuscirò in un modo o nell'altro», conclude Santilli, «a restituire una buona viabilità a un paese che è rimasto oramai isolato».

 

Pietro Guida

 

   
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Fonte : Il Centro

 
   
si deve vincere per la dignitą dei Sambenedettesi

 

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