Le tentazioni | A Nazaret |
Dopo quaranta giorni di digiuno in que1 deserto sempre più tremendo il Cristo sente presto ad uno ad uno gli stimo1i che ognun si dà crescendo.
Se è proprio quello offerto lì ai suoi passi il Dio che annega un’orda di demoni, lo provi adesso e muti in fretta i sassi perché gli faccian poi da testimoni.
Si butti giù da1 Tempio con un salto, e adori là sul monte il grande Male che ormai si ostenta in tutto il suo risalto.
Ma per la terza volta lo "sta scritto" risuona minaccioso col suo strale, chiamando il Cie1o a chiudere il conflitto. |
Di nuovo in Galilea a predicare, il Cristo prende a svolger la lettura partendo da quel passo singolare che in tutto lo riguarda e lo figura.
“E' questo il tempo inteso da Isaia” che dando da profeta una visione mi riconosce qui per il Messia venuto a dar l'attesa redenzione.
Nessun prodigio avran quegli uditori che in piedi ormai in segno di minaccia gli muovon contro come accusatori.
Ma il Cristo che si cela ai suoi paesani non lascia dietro a sé una sola traccia per correr tra i villaggi più lontani. |
A Cafarnao (Liberazione di un indemoniato) | La guarigione della suocera di Pietro e altri prodigi |
Al centro della grande sinagoga che accoglie su a Cafarnao tanta gente, il Cristo illustra ancor con tanta foga le pagine lasciate a ogni credente.
Ha lì davanti adesso un dolorante che dando voce al dèmone più immondo, lo supplica di starsene distante lasciandolo alla "quiete" del suo mondo.
E' scontro ormai tra il Verbo del Signore e quell'inferno senza redenzione che esuma contro l'uomo il suo livore.
La folla che ha seguito l'accaduto prorompe in una grata acclamazione, narrando poi d'intorno anche il taciuto. |
Uscito dalla casa di Simone che ha chiesto per sua suocera un aiuto, il Cristo trova fuori un’afflizione levata con il gemito più acuto.
Non c’è alcunché di umano in que1 tramonto che a1 canto delle strade, in mezzo all'erba, espone l’uomo quasi ad un affronto negandogli una gioia pur acerba.
E’ un muoversi frenetico di infermi in cerca dei prodigi de1 Messia che viene per i poveri e gli inermi.
E’ il grido insiem dei diavoli umi1iati che al co1mo e ad onta pur di ogni fobia si mostran loro stessi lì da vati. |