![]() il Sacro Speco di San Benedetto Ponte Medioevale Rocca dei Borgia
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Cittadina dell'Alta Valle dell'Aniene, distesa
sulle pendici di un colle circondato da un anfiteatro di monti, Subiaco è celebre nella
storia e ha grandissimo interesse artistico e religioso, soprattutto per i monasteri
Benedettini. Ma anche la Subiaco medioevale - con i suoi vicoli, le sue
botteghe, i suoi archi - è motivo di attrazione e di fascino per il turista: angoli
inediti mirabilmente conservati si rivelano all'improvviso al visitatore dandogli il gusto
di scoprire lui stesso nuovi e suggestivi scorci. la Città ebbe un periodo di fortuna nell'età imperiale romana. Nerone vi fece costruire una villa a specchio di laghi artificiali, scomparsi poi per il crollo della diga di sbarramento: i «simbruina stagna» di Tacito, da cui Subiaco (Sublaqueum) ha tratto il nome . Alla fine dei secolo V, l'adolescente Benedetto da Norcia scelse Subiaco per il suo ritiro. Si isolò in una spelonca d Monte Taleo e dopo anni trascorsi in preghiera, fondò il suo primo monastero nei pressi della Villa Neroniana vicina, dando così origine all'Ordine Benedettino. Chi giunge a Subiaco da Roma, trova subito a destro il ponte medioevale di S. Francesco, costruito dall'Abate Ademaro nel 1 358. Al di là dell'Aniene c'è chiesa di S. Francesco dei 1327. All'interno vi si trovano un pregevole trittico di Antoniazzo Romano, opere del Pinturicchio, del Sodoma, di Sebastiano dei Piombo, di Giulio Romano e un bellissimo coro in noce dei 1500. Entrati nella cittadina, oltre all'Arco Trionfale e alla Basilica di S. Andrea, opere erette sotto il pontificato di Pio VI, abate di Subiaco, alla sommità dei colle si ammira la Rocca abbaziale, che fu fortezza, lussuoso palazzo e dimora dei papi nei secoli passati. Stupendo è il tipico quartiere medioevale che si estende alle pendici della Rocca, nel quale spiccano opere di notevole interesse artistico quali la Chiesetta della Madonna della Croce, che conserva affreschi dei secolo XIV, la Piazzetta di Pietra Sprecata, la Chiesa di S. Pietro, costruita affianco dei solenne ed originale caimpanile romanico (sec. XI). Nella parte bassa della città, nei pressi dei campo sportivo, sulla sinistra dell'Aniene, sorge la chiesa di S. Lorenzo, intorno alla quale fù costruito il primo nucleo abitato di Subiaco. La chiesa è stata ricostruita successivamente nello stesso luogo dove sorgeva quella più antica della città (sec. IV). Nel rione adiacente, sede un tempo di intensa attività artigianale, si possono ammirare angoli intatti di grande interesse e sug gestione, come l'Arco e il Vicolo dei Ferrari, l'Arco della Piattari ed altri. Usciti dalla città, proseguendo sulla strada provinciale si giunge a Santa Scolastica, il maggiore dei monasteri subiacensi. Di particolare interesse il campanile romanico, risalente al secolo XI, i tre chiostri (rinascimentale, gotico e cosmatesco) e la bella chiesa neoclassica dei Quarenghi. Nel XV secolo, e precisamente nel 1465, Santa Scolastica fu anche sede di un memorabile avvenimento nella storia della cultura italiana. Qui i tipografi tedeschi Sweynheim e Pannartz stamparono in quella data i primi libri prodotti in Italia (opere dei Lattanzio, di Cicerone e Sant'Agostino). I preziosi incunaboli sono conservati nella Biblioteca Nazionale, ospitata nel monastero. Riprendendo l'ardita strada panoramica si sale al Sacro Speco di San Benedetto. Attraverso un bosco sacro di elci secolari, il monastero appare addossato alla rupe strapiombante sulla valle. La singolarità architettonica di questo magnifico complesso consiste nel fatto che esso è un tutt'uno con la roccia sulla quale è aggrappato. Gli ambienti sono così mirabilmente affrescati che il visitatore non può non sentirsi preso dal profondo misticismo dei luogo.
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Tratto dalle Edizioni Errebigrafica Subiaco |