Esistono varie ipotesi in merito da parte di vari storici che riassumo brevemente qui di seguito:
- Valle "arsa" nel senso di "valle sempre asciutta in terreno carsico", come è stata in passato. Dobbiamo tenere presente infatti che la costruzione di ben tre bacini artificiali ha modificato significatamente il microclima della Vallarsa. In passato, come ricordano ancora oggi i nostri "veci", in estate non pioveva quasi mai (all'infuori che sulle piccole dolomiti e a Obra) e gli inverni erano abbondanti di neve già a partire "dai santi". Non per niente, nei secoli scorsi, ogni anno da tutte le frazioni della valle partiva una processione di vallarsesi fino all'eremo di San Colombano per invocare la pioggia.
- Vallarsa da "vallis arsium", che in cimbro significa "valle incassata";
- la valle "arsa", dove arsa sta per bruciata, per via della grande quantità di legna bruciata per la produzione di carbone,
- "arsa", ossia bruciata per valorizzare il pascolo,
- interessanti sono infine le seguenti considerazioni: La Vallarsa in lingua tedesca è denominata "Brandtal". Esiste invece un'altra valle con il nome Vallarsa (in tedesco "Brantental") che da Laives presso Bolzano conduce al santuario di Pietralba. Si tratta di una ripida, orrida valle incassata che poi si apre e porta ai boschi di Nova Ponente ("Deutschnofen"). Da questi boschi, in passato, i tronchi raggiungevano, proprio attraverso il torrente di questa valle, il fiume Adige presso Laives, dove venivano consegnati agli zatterieri di Borgo Sacco. Anche nella nostra Vallarsa, come noto, i tronchi raggiungevano attraverso il torrente Leno Rovereto. Inoltre anche nella Vallarsa presso Bolzano esistevano delle miniere, come nella nostra Vallarsa. Sull'origine del nome di Vallarsa/Brantental presso Bolzano, però, non sono ancora state fatte alcune ricerche.
Certo è che sarebbe interessante approfondire la materia.
Hugo-Daniel Stoffella