Valorizzazione turistica del laghetto di Poiani

di Francesco Cavallin


Nell'ormai lontano 1955, all'inizio dei lavori per la costruzione della diga di Speccheri, fu compiuto un sondaggio nelle immediate vicinanze del futuro sbarramento per trovare il materiale adatto alla confezione del calcestruzzo che sarebbe poi stato destinato a compiere i lavori in progetto.
Il risultato di questo sondaggio fu così soddisfacente che se ne fecero altri giungendo, in tal modo, a delimitare la "cava di prestito" mentre alcuni campioni estratti venivano attentamente esaminati onde pervenire alla completa conoscenza delle caratteristiche fisiche e meccaniche del materiale che sarebbe stato destinato ad un lavoro tanto importante quanto delicato come fu quello della diga di Speccheri.
I dati ottenuti con queste prove condussero a riconoscere la perfetta idoneità dell'inerte (di origine calcarea e dato da una conoide franosa proveniente dal Pasubio) sicchè fu data autorizzazione alla ditta costruttrice di usare dello stesso con le modalità stabilite dalla Direzione dell'Azienda e che contemplavano il lavaggio del litoide e la sua separazione in 4 classi granulometriche.
Nel procedere nell'opera di scavo (ne furono estratti circa 200.000 mc.) si intercettò una vena d'acqua che, al termine dei lavori, riempì la cavità che si era venuta formando dando così origine al "Laghetto di Poiani" che è oggi conosciuto in tutti i paesi e le città vicini.
Difatti ogni anno che passa le sue sponde sono sempre più frequentate da villeggianti e sportivi in cerca di frescura visto che l'Azienda con longanime comprensione permette l'entrata in una zona di sua proprietà, zona che quindi dovrebbe essere esclusa a tutti per evidenti motivi.
L'acqua del piccolo bacino tersa ed azzurra ha una temperatura "ideale" perchè non è troppo profonda, le sponde circostanti la proteggono dal vento e la vena che l'alimenta è sufficiente a renderla pulita e non a contrastare l'effetto riscaldante del sole.
Di anno in anno quindi si rendeva sempre più evidente la necessità di liberare le sponde del laghetto dai sassi incombenti e smottanti procedendo nel contempo ad una regolazione delle scarpate ed al loro inerbimento in modo da offrire ai villeggianti un luogo più adatto alle loro ore di svago e meno pericoloso per il loro sostare.
Così, dopo aver sentito il parere della Direzione dell'Azienda, la Pro Loco di Vallarsa ha iniziato approcci con l'Assessorato alle Attività Economiche della Provincia di Trento, interessato allo sviluppo turistico delle zone depresse esponendo la fondata speranza che l'ulteriore valorizzazione del laghetto di Poiani avrebbe portato alla Comunità vallarsese un desiderato ed auspicato vantaggio.
Il parere venne accolto con aperta simpatia da parte della autorità di Trento e, con la libera disponibilità offerta alla Pro Loco di Vallarsa dall'Azienda riguardante la zona circostante il laghetto, si potè ottenere un contributo pari a 2.000.000 che con altra somma stanziata dal Comune senz'altro servirà a rendere il luogo più accessibile e più ospitale.
I lavori di abbellimento prevedono la scarifica delle scarpate ora quasi verticali e di aspetto "lunare", l'eliminazione di massi resi instabili nella loro sede dagli eventi meteorici, la costruzione di un "solarium" con circa 100 mc. di rena marina, l'inerbimento delle sponde, a costruzione di un parco giochi dotato di scivolo, altalene e gioco di palla a volo ed infine l'utilizzazione del laghetto per il pattinaggio su ghiaccio visto che durante il periodo invernale la crosta solida ha un'altezza di 50 cm. più che sufficiente quindi per sopportare il peso di decine di pattinatori.
L'Azienda si è giustamente assicurata nelle clausole di concessione la priorità dell'uso per il suo personale e la possibilità di emungere acqua in caso di eventuali necessità per l'impianto idroelettrico del Leno.
L'Assessore Vettori, responsabile per le attività economiche del Trentino, nel ringraziare l'Azienda per la illuminata opera rivolta al bene della Vallarsa, ha espresso la speranza che la gente veronese venga quassù durante i fine settimana per portare un più generoso contributo allo sviluppo turistico della Vallarsa, cosa questa che mi farebbe piacere anche personalmente giacchè allegria ed estroversità sono le doti più peculiari degli scaligeri.
Compito della Pro Loco di Vallarsa sarà quello di seguire i lavori con la massima solerzia e dedizione in modo che tutto il laghetto appaia sempre accogliente ed ordinato, soprattutto idoneo a contenere le centinaia di frequentatori che, se oggi sono contenti, domani avranno modo di essere entusiasti.
Sento che si sta avverando quel progetto che amore verso la gioventù e comprensione per gli accaldati abitanti della pianura aveva fatto nascere nella mente delle persone più sensibili ai bisogni del prossimo e sono certo che l'opera, nel contribuire tanto concretamente al progresso civile della gente vallarsese, sarà viva ed adeguata testimonianza della generosità di nostra.., mamma Azienda.
Alla fine di luglio i lavori potranno essere ultimati e se ne prevede l'inaugurazione in agosto: fin d'ora tutti sono invitati a questa Festa che la Pro Loco di Vallarsa si ripromette sia bella per tutti ma soprattutto per coloro ai quali genio e virtude hanno permesso di costruire quassù quelle opere affidate in custodia per la loro testimonianza ai secoli.

Francesco cavallin Vita Aziendale n. 1-1971



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