A due giorni dalla Festa
delle Forze Armate, istituita dal fascismo per trasformare le
vittime della prima guerra mondiale in eroi coraggiosi che si
immolavano per la Patria, il GAN - Gruppo di Azione Nonviolenta -
ricorderà con il monumento al disertore i più di 470.000 uomini che
non obbedirono alla chiamata alle armi. L'appuntamento è per sabato
6 novembre a Rovereto in P.zza Loreto alle ore 16.00.
La festa che ricorre ogni 4 novembre fu una
ricorrenza istituita dal fascismo per trasformare le vittime della
prima guerra mondiale in eroi coraggiosi che si immolavano per la
Patria. Una guerra che costò all’Italia 650 mila morti e un milione
di mutilati e feriti, molti di più di quanti erano gli abitanti di
Trento e Trieste, i territori ottenuti con la vittoria della guerra
che erano gia stati concessi all’Italia dall’Austria in cambio della
non belligeranza. La prima guerra mondiale fu un affare per grandi
industriali, politici corrotti, funzionari statali senza scrupoli,
alti ufficiali con le mani in pasta.
Sabato 6 novembre a
Rovereto in P.zza Loreto alle ore 16.00 il Gruppo di Azione
Nonviolenta ricorderà con il monumento al disertore i più di 470.000
uomini che non obbedirono alla chiamata alle armi non comprendendo
il carattere “patriottico” pubblicizzato dalle autorità e dai mezzi
di informazione. Un fenomeno che ha toccato il culmine proprio
durante la prima guerra mondiale con oltre un milione di processi
dei Tribunali militari per renitenza. La protesta investì anche la
popolazione civile che diede sostegno alla scelta dell’obiezione,
una scelta che continuò anche nella seconda guerra mondiale fino a
portare alla proposta politica dell’obiezione di coscienza, oggi
purtroppo sostituita da un esercito professionale che ridurrà il
controllo della società sulla difesa popolare del proprio paese
aumentando i rischi di manipolazione della forza e del potere
militare.
E OGGI? LE SPESE MILITARI AUMENTANO A DISCAPITO DI
QUELLE SOCIALI
Anche nel 2005 aumenteranno le spese militari
e raggiungeranno la cifra record di 20.793 milioni di euro: quasi un
miliardo di euro in più (oltre il 5%) rispetto al 2004, al quale va
aggiunto anche 1,2 miliardi di un fondo speciale per le spese delle
missioni militari all’estero. Ben il 25% di questi soldi se ne
va per comprare nuove armi.
GARANTIRE LA SICUREZZA CON LE
GUERRE PREVENTIVE?
Su due termini difesa e sicurezza, e
soprattutto sulla paura della morte che li sottende, l'attuale
potere fa leva per ottenere il sì incondizionato alla guerra, alla
limitazione delle libertà individuali di noi tutti e al riarmo
globali cui stiamo assistendo. Questa concezione è servita a
giustificare l’aggressione contro l’Iraq, scatenando un conflitto in
cui il nostro paese è tutt’ora coinvolto; un conflitto che ha
alimentato il terrorismo invece di sgominarlo e che, secondo i dati
recentemente pubblicati dall’Università di Baltimora, ha causato
fino ad ora 100mila morti civili. E’ questa la sicurezza che
vogliamo?
PER UNA RIDUZIONE DELLA SPESA BELLICA A
FAVORE DI QUELLE SOCIALI E AMBIENTALI
VIENI A FIRMARE PER LA
CAMPAGNA SBILANCIAMOCI (www.sbilanciamoci.org), LA PROPOSTA DI
FINANZIARIA CHE PREVEDE UNA RIDUZIONE DELLE SPESE
MILITARI
GRUPPO DI AZIONE NONVIOLENTA (GAN) -
www.gantrentino.unimondo.org – tel 0464 423206 Presso il Centro
di Educazione alla Pace di Rovereto in Via Vicenza, 5 – (Vieni a
trovarci!!!) (;-P
|Martedì, 2 Novembre 2004|
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