Presidio il 4 giugno a Rovereto

30 maggio 2004 - Articolo tratto da: www.altroadige.it


Nel giorno in cui il Presidente Bush, comandante in capo delle forze armate degli USA, è in visita a Roma, il Comitato delle Ass. per la Pace di Rovereto sceglie di dimostrare il proprio sdegno per le pratiche e le bugie di guerra che, non solo in Iraq, hanno portato alla morte oltre che di soldati e miliziani anche di 5.000 civili, tra cui donne e bambini. L’appuntamento è previsto per il prossimo venerdì 4 giugno alle ore 17.00 in P.zza Podestà, di fronte al Palazzo Pretorio con bandiere e simboli di pace. Per le adesioni è possibile telefonicamente al 0464 423206 o via email rovepace@unimondo.org

Stanno giungendo numerose le adesioni al presidio, tra cui il GAN-Gruppo di Azione Nonviolenta, l’Osservatorio Cara Città, il Progetto Colomba, le Donne in Nero, il gruppo di Emergency, l’Ass. per un futuro migliore e la Sinistra giovanile.

Durante il presidio verrà letta e presentata una richiesta rivolta al Consiglio comunale della “Città della Pace” affinchè si pronunci pubblicamente contro la permanenza del contingente militare italiano sul territorio dell’Iraq, ridando il controllo del paese agli iracheni. La proposta di risoluzione presentata da Bush e Blair al Consiglio di sicurezza dell’Onu è arrogante e falsa, lontana anni luce dall’obiettivo dichiarato e cioè la restituzione della sovranità al popolo iracheno. Il Comitato delle Ass. per la Pace la ritiene un proposta arrogante perché, dopo aver sbeffeggiato l’Onu e averne predicato l’inefficacia e l’inutilità, oggi di fronte alle difficoltà della loro avventura, Bush e Blair pretendono di usarlo come copertura dell’occupazione, chiamandolo a collaborare agli scopi che loro vogliono perseguire. E’ falsa perché non contiene alcuna vera svolta. La Coalizione manterrebbe il controllo, anche militare, del paese, chiedendo però alla Comunità internazionale di condividerne l’onere.

E anche il controllo della risorsa principale, il petrolio, resta di fatto nelle mani degli occupanti quando si prevede che i proventi della vendita del greggio vadano al governo, ma resterebbero sotto la supervisione del Comitato di controllo creato dagli Usa subito dopo la caduta di Bagdad. Il Comitato Ass.ni Pace e Diritti Umani Rovereto si augura che questa bozza di risoluzione venga respinta dagli altri membri del Consiglio di sicurezza dell’Onu, pena la perdita irreversibile di credibilità di quest’organismo internazionale.

Il Comitato della Pace di Rovereto rimane quindi convinto che l’unica possibilità di una svolta vera stia nel ritiro delle forze d’occupazione, tra cui quelle italiane, premessa perché si realizzi un intervento di garanzia internazionale in grado di accompagnare il processo che deve riportare l’Iraq agli iracheni. Un momento di presidio promosso da varie realtà, tra cui la Rete di Lilliput del Trentino, si terrà sempre venerdi’ 4 giugno a Trento in P.zza Pasi a partire dalle ore 17.00 con animazioni e suoni di pace.



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