Zocchio è una delle tante piccole frazioni della nostra valle. E'posta a metà strada fra Valmorbia, con il quale fa parrocchia, ed Anghebeni.
Gli abitanti ormai sono pochi, la maggior parte si sono trasferiti, per tornare al loco natio solo durante le vacanze, altri sono emigrati per ricostruirsi una vita all'estero chi in Francia, chi in Svizzera, chi in Sudamerica.
Ad un primo impatto, un osservatore poco attento, potrà sembrare che vi sia ben poco che questo piccolo gruppetto di case possa offrire. Ma credo che il pensiero sfiori a volte anche chi vi abita, troppo abituato a guardar lontano, per accorgersi di ciò che possiede!
Niente è più bello dello sguardo che si perde nel verde tutt'intorno, dell'orecchio teso ad ascoltare il rumore del ruscello.
Ciò che offre il paese è il ristoro dopo un giorno caotico, l'abbraccio caloroso della solitudine e della pace.
Offre il ricordo dei tempi passati, delle persone che l'hanno costruito e vi hanno vissuto. Offre l'affetto della gente che vi abita.
Ho visto molti posti e molti ne vedrò ancora, ma mai nessuno sarà così speciale.
Amo il mio piccolo paese d'estate, pieno di vita, di bambini che corrono, di donne che chiacchierano e di uomini intenti ai piccoli lavori. Ma lo amo anche d'inverno, coperto di neve, con i camini che fumano ed un silenzio che ti invade l'anima. Lo amo in primavera, quando i prati e gli alberi intorno iniziano a fiorire ed i primi arrivi di compaesani portano aria nuova. Ed infine lo amo in autunno, quando tutto si colora dei toni del marrone, quando iniziano le partenze e gli arrivederci.
Questo è tutto ciò che io vedo nel mio paese.
Z... come Zocchio.
Z... come Zòè? ... che in greco significa "vita".
Sara Cumer
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