Padre Romedio ci ha lasciati in una giornata di ottobre mentre l'autunno rivestiva di colori i monti della nostra Valle che tanto amava. In età relativamente giovane ha raggiunto il Dio in cui credeva ed al quale aveva consacrato la propria vita. Fino a quando è stato tra noi ha cercato di arrivare a Lui attraverso molte strade diverse: in convento, in Chiesa, nella rettitudine della propria coscienza, nella passione per la propria missione, in coloro che ha amato e da cui ha ricevuto amore.
Ci ha lasciato troppo presto quando avremmo avuto ancora bisogno della sua presenza che comunicava simpatia, per una parola di conforto, per condividere le preoccupazioni del vivere, per una preghiera o un consiglio o semplicemente per bere un bicchiere in buona compagnia.
Potremmo porci molte domande sul perché della sua lunga malattia che lo ha portato a consumarsi, sul mistero della vita che viene data senza essere chiesta e tolta in momenti che non ci sembrano quelli giusti. Ma si tratta di domande che non hanno risposte se non, per chi crede, nell'accettazione di una volontà superiore.
Per tutti coloro che l'hanno conosciuto, la vita e la morte di Padre Romedio sono un messaggio, un'eredità da non dimenticare.
Conserviamo dentro di noi la sua capacità di essere amico di tutti, la sua pacata ironia nel leggere gli avvenimenti e le persone, il suo impegno di solidarietà perché nel mondo ci fosse una sofferenza in meno, la sua capacità di interpretare le regole in funzione delle esigenze delle persone, la fede non esibita, la capacità di condividere i problemi degli altri.
Ricordiamoci delle sue parole di speranza e di futuro per tutti coloro che incontrava lungo il cammino della vita e auguriamoci che nella sua nuova sede, in qualche montagna del paradiso, ci ricordi spesso.
Grazie ancora Padre Romedio amico della Vallarsa e della sua gente.
Geremia Gios
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