Ho nostalgia di voi, della Valle, delle campane nel mattino della domenica, del profumo del fieno all'ultimo taglio, dei primi rossi velati all'autunno.
Ho nostalgia delle Sante Messe che venivo a cantare con i miei Crodaioli; e l'ultima volta abbiamo intonato "Signore delle cime" con il carissimo Coro Pasubio e tutta l'assemblea a Messa finita.
Sono venuto da voi per tanti anni, nella prima domenica di settembre, dopo che mi avete dato la felicità di nominarmi cittadino onorario della vostra Valle.
L'ultima volta abbiamo accolto il celebrante cantando il Salmo 8, della Creazione; poi abbiamo inserito tra le letture il Salmo 22, del Pastore buono ed è stata serenità e speranza dell'Assemblea orante; l'inizio del Salmo 106, dei coraggiosi, l'abbiamo intonato brevemente all'Offertorio; il Salmo 150 della felicità di credere, ha seguito, dopo la Comunione, l'inno a Maria "Te beata perché hai creduto". Ma alla Comunione avevamo cantato "Chi ha fame venga e mangi" nell'ispirazione poetica di Turoldo. L'Alleluia e il Padre nostro li abbiamo intonati, come ogni anno con tutta la gente.
Della mia "Messa delle montagne", a quattro voci, abbiamo cantato il Santo e l'Agnello di Dio. E siamo usciti dalla chiesa di Parrocchia inebriati di luce, con il sole alto a mezzogiorno e le montagne solenni.
Ho nostalgia della festa che si faceva poi, con il Cai-Sat, con Enzo Campagna e Tullio Pezzato, e tanti, ma tanti amici, giù a Speccheri, sotto l'immensa tenda.
Erano canti fino a sera.
Poi le ombre che annunciano la fine dell'estate ci accompagnavano fino alla pianura, alle nostre case, ai nostri lavori, al nostro nuovo anno di impegni corali, anno che, dopo la sosta di luglio e agosto, cominciava tradizionalmente in Vallarsa.
Tradizionalmente.
Ma ora non più. Mi sapreste dire perché?
Ricevo "Vallarsa Notizie" e vi ringrazio. E' sempre più bello. Nell'ultimo numero, il 36, mi ha incantato, tra i molti ottimi articoli, il racconto a più voci degli alunni della Scuola Media di Aldeno. Complimenti. Continuate così.
Io, con il mio coro, continuerò a sperare di poter tornare una domenica di settembre a "cantare messa" a Parrocchia.
Ma se proprio qualcuno non vuole, fatecela cantare in un prato, in uno slargo di paese, intorno a una fontana di contrada, nella piega silenziosa di una piccola valle.
Un caro e affettuoso saluto. Vostro

Bepi De Marzi
Direttore del Coro I Crodaioli
Cittadino onorario di Vallarsa