VALLARSA NOTIZIE N° 25 - agosto 1999 pag. 15,16


Dominik Anton Stoffella dalla Croce
il piu famoso fabbricante di seta dell'impero Austro-Ungarico

di Arthur F. Stoffella


Al tempo dell'Impero d'Austria la Vallarsa era una valle molto nota e i Vallarsesi vivevano in mezzo a due culture , quella italica o veneta e quella dell'Impero Asburgico.
In questa posizione i Vallarsesi traevano dei vantaggi di non poco conto. Pensiamo solo oggi ai vantaggi che hanno i Sudtitorolesi conoscendo le due lingue. Ogni commerciante o libero professionista assume prima quello che sa più lingue e non quello che ne conosce una.
In più per la Vallarsa passava la famosa "strada della seta", che dalla Cina arrivava a Venezia e dalla laguna veneta attraverso Vicenza, Valdagno, Campogrosso e Rovereto raggiungeva l'Europa centrale. I più famosi commercianti veneziani della seta passavano e sostenevano in Vallarsa per poi raggiungere i mercati austriaci e germanici. Quindi è chiaro, che diverse famiglie in Valle ne traevano vantaggi.
Infatti diversi Stoffella si recavano a Venezia a giocare al Casinò e l'Abate, Professore Giuseppe Bartolomeo Stoffella della Croce, nato a Camposilvano, divenne amico del grande e famoso Roveretano il filosofo e politico, Conte Antonio Rosmini. Quindi i Vallarsesi, benchè gente di montagna, non avevano da vergognarsi nemmeno nei confronti degli abitanti della città.

Gli Stoffella e la seta

Nel 1795 nasceva a Camposilvano Domenico Antonio Stoffella dalla Croce . Il padre Giovanni Battista, commerciante di seta, aveva ricevuto il titolo nobiliare "dalla Croce" e abitava nel "palazzotto" (così lo descrive il famoso scrittore Trentino Aldo Gorfer nel libro "Le Valli del Trentino") a lato della Chiesa di Camposilvano. Il primo Stoffella, ovvero Christian Stoffel detto "Soldà", arrivò dal Lago di Costanza a Camposilvano verso il 1530 al comando di un groppo di soldati asburgici, dato che i veneziani mostravano sempre interesse di ritornare in quel di Rovereto.
L'attuale Piazza "Bartolomeo Giuseppe Stoffella dalla Croce" a Camposilvano era a quel tempo il piazzale del palazzotto e l'attuale Chiesa (che a quel tempo era più piccola) era la cappella privata dei "dalla Croce".
I "dalla Croce" avevano un proprio cappellano di famiglia.
In piena guerra napoleonica Giovanni Battista si trasferisce a Rovereto, in via della Terra e apre uno stabilimento per la lavorazione della seta. Un altro Stoffella, Giovanni Battista "Menlo" nello stesso tempo apre a Valdagno uno stabilimento per la lavorazione della lana. I "Menli" avevano alla Chiesta (Parrocchia) una filanda. Il figlio di Giovanni Battista dalla Croce, Domenico Antonio, ampliò lo stabilimento a Rovereto e in più - volendo con i suoi prodotti essere presente su tutte le piazze delle capitali europee, aprì una propria rappresentanza con annesso negozio a Vienna e più tardi trasferì la sede nella capitale austriaca.

La migliore seta del mondo

A quel tempo la seta fabbricata a Rovereto era considerata, anche per i cuoi colori vivaci, una delle migliori del mondo. Si dice, tra le altre cose, che era proprio per il pregio dell'acqua del Leno a dare questa qualità ai colori della seta Roveretana.
Già nel 1766 Rovereto contava ben 23 stabilimenti per la lavorazione della seta che occupavano 322 persone, mentre oltre 4000 lavoravano a casa. Nel 1840 nel distretto di Rovereto vi erano 778 filande e 41 filatoi. Lo stabilimento a Rovereto di Domenico Antonio Stoffella dalla Croce occupava oltre trecento persone.
Nel 1841 Domenico Antonio, che si era sposato con Josephine Falber, inventa un nuovo sistema per la lavorazione della seta. chiamato "Stoffella-System a tours comptes" Per la qualità della seta dello stabilimento di Rovereto Domenico Antonio ricevette tra l'altro onorificenze da Vienna, Monaco di Baviera, Parigi e Londra. Il governo austriaco concede nel 1862 a Domenico Antonio l'onorificenza della "Stella d'oro con Corona".
Dominik Anton (Domenico Antonio) Stoffella dalla Croce vien menzionato quale "grande personalità" del mondo tedesco nella "Biographische Lexikon".
Purtroppo verso il 1855 si sparse una malattia, incurabile per quel tempo, dei bachi da seta e i più famosi stabilimenti della seta di Rovereto - tra qui anche quello di Dominik Anton Stoffella d.C. dovettero chiudere. Dominik Anton Stoffella d.C. scrive pure un libro in lingua tedesca sulla lavorazione della seta e nel 1878 si spegne a Vienna. Il figlio August Josef Dominik continua la tradizione della famiglia nel commercio della seta, mentre il nipote, August Vinzenz Dominik, divenne professione di violino e suonava all'opera di Vienna.
Un uomo, il nostro Domenico Antonio Stoffella dalla Croce, che è partito da Camposilvano "piccolo paese di confine" come lui stesso lo descrive nella sua memoria - meriterebbe certamente, più che altri, che la Vallarsa gli dedicasse una strada o piazza.






La vecchia strada della seta che dalla Cina portava la seta in Europa




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