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DALLA VITA DI UN JOBRERO
“La solitudine ha ora la fragranza delle noci e delle pere, delle patate e del pane messo nel forno. Velate e argentee sono le brinate sui prati. Spesso la foschia apporta un’impressione di piombo che sembra voler porre un sigillo allo sguardo dei monti. Mi reco nel bosco ad annusare l’inverno. Mi faccio rincorrere dalle capre sui declivi della Laita. L’aria è robusta, corroborante e suadente nel tentativo di farmi spiccare il volo. E io allargo le braccia, guardo i miei piedi e mi aspetto di vederli staccarsi dal terreno. Vida probabilmente intuisce le mie intenzioni e si avvicina con un’espressione implorante sul muso. - Non ce la faccio, ancora. - le dico - Stai tranquilla. Non fuggo! - e di nuovo lancio le gambe in una corsa in discesa, giù attraverso tutto lo Stauda per giungere trafelato sul poggio del Parmesan. C’è una vecchia panchina lì, mi riposo, mi concedo una pipatina, chiudo gli occhi e ascolto i mattutini rumori della valle che provengono dalle due sponde. E’ tutto perfetto. Ovunque vige l’armonia. Mi chiedo come si possa vivere accigliati, provando rancore nei confronti di questa benigna natura!”
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La Grafica - Rovereto - giugno 2008 - pag: 160 - prezzo 13.00 euro |