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Il volo di Arboris e Serafin "Veloci le ombre dei naturali campanili rocciosi venivano e andavano ed in questi giochi mattutini chi faceva da regia era l'aurora. Chi la faceva da padrona era l'anarchia della natura, che riusciva a portar su, a quelle incredibili altezze, una gialla farfallina, nonostante il freddo, quasi a dire che tutto era immaginabile." |
Edizioni Stella - Rovereto - giugno 2005 - pag: 79 |