Il Comitato delle Associazioni per la Pace e i Diritti Umani di Rovereto
promuove,
domenica 23 marzo ore 17:00 a Rovereto
una marcia per la pace:

FERMIAMO LA GUERRA ALL'IRAQ
NO ALLA GUERRA SENZA SE E SENZA MA


Non sappiamo cosa ci aspetta domani. Ogni giorno può essere quello scelto per lanciare l’attacco contro l’Iraq. La guerra preventiva da mesi minacciata può scatenare l’arsenale bellico degli USA e dei loro alleati: nuove bombe e nuove armi più o meno intelligenti potranno essere provate sul campo e colpire civili inermi e stremati da oltre 12 anni di embargo, e distruggere i luoghi che hanno visto nascere le nostre civiltà.

Le conseguenze della guerra contro l’Iraq sono difficilmente prevedibili: rischiano di destabilizzare ulteriormente la già difficile situazione della regione medio orientale, di creare un sistema dove gli interessi strategici o politici di poche nazioni mettono in secondo piano gli interessi di tutti rispetto alla volontà di costruire un mondo realmente diverso.

La nuova guerra aumenterà la spirale dell’insicurezza globale, dell’odio etnico e religioso. Non porterà nuova democrazia ma produrrà altra violenza e altra guerra.

Ieri l’Afghanistan, oggi l’Iraq, domani la Corea del Nord ?
Non vogliamo abituarci alla normalità / inevitabilità della guerra come strumento di gestione e risoluzione dei conflitti del mondo. Vogliamo ancora indignarci e impegnarci contro le ingiustizie ma con i metodi del dialogo, della soluzione politica delle crisi e non violenta dei conflitti.

In tutte le nazioni è nato un forte e partecipato movimento contro la guerra. Si è realizzata una convergenza di intenti tra i cittadini di tutto il mondo e anche all’interno degli USA sono molte le persone che esprimono la loro contrarietà all’intervento armato contro l’Iraq.
Persone di ogni razza, religione, cultura che pensano che non possano essere soltanto i potenti a scrivere la storia, che vogliono riprendere in mano il proprio destino e decidere insieme il proprio futuro comune.
Persone convinte che estendendo la resistenza popolare sia davvero possibile fermare la guerra, qualsiasi stato o istituzione la promuova o la autorizzi. Che il terrorismo non sarà sconfitto dalla guerra ma che potrà essere battuto soltanto con la giustizia sociale e la partecipazione di tutti all’utilizzo delle risorse del pianeta.

Le città italiane e quelle trentine si sono vestite dei colori dell’arcobaleno e moltissime bandiere sventolano dai balconi e dalle finestre chiedendo nient’altro che la pace.
Ma la gravità del momento chiede che sia ancora maggiore l’impegno per chiedere e costruire la pace.
Ogni persona deve manifestare il proprio dissenso e non essere indifferente a questa nuova avventura senza ritorno.

Invitiamo tutti a scendere in piazza DOMENICA 23 MARZO alle 17.00, portando con sé la bandiera della pace, per formare una catena arcobaleno che percorra le strade cittadine e che arrivi alla Campana dei Caduti.

Da una terra di conflitti e guerre mondiali, da Rovereto 'Città della Pace' deve partire un messaggio di speranza, di giustizia e di pace.
Per dire che un altro mondo è possibile. Senza guerra.



16 marzo 2003 - www.altroadige.it




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