VALLARSA NOTIZIE N° 28 agosto 2001 pag 32,33


I PROGETTI DI COOPERAZIONE E SVILUPPO IN ERITREA DELL’ASSOCIAZIONE “IL TUCUL”



Prosegue l’impegno dei Volontari dell’Associazione di Volontariato "Il Tucul" a favore di progetti di cooperazione e sviluppo in Eritrea.

In questi primi mesi dell’anno si sono concretizzati numerosi interventi, l’ultimo dei quali è stato ultimato proprio a maggio con la costruzione nella missione di Saganeiti di una grande vasca di raccolta dell’acqua piovana. Vi hanno partecipato sette volontari.

Ma la spedizione più corposa è stata quella portata a termine nei mesi di gennaio e febbraio. Dal giorno 16 gennaio si sono succeduti nel Corno d’Africa per eseguire progetti di cooperazione e sviluppo in collaborazione con l’Istituto Suore Capuccine di Madre Rubatto, ben 38 volontari, prove­nienti per lo più dalla Vallarsa, ma anche da Trento provincia e Vicenza. Nel Villaggio di Feledareb, dove l’Associazione ha eseguito negli anni scorsi altri considerevoli interventi, è stato ultimato il progetto agricolo, ed inoltre è stato costruito un edificio ed allestito un nuovo forno per il pane e un nuovo mulino. Con nostro personale esperto è stato dato l’inizio all’attività.

Circa otto chilometri dopo Feledareb verso il Sudan, all’interno del difficile deserto Eritreo è stato invece costruito ex novo l’acquedotto nel Paese di Agerbeb. E’ questo un villaggio che conta circa 1600 abitanti.

Abbandonato da tutti e privo di qualsiasi servizio. Le donne in particolare ed bambini con gli asini, erano costretti da sempre a fatiche indescrivibili per trovare la poca acqua sporca da utilizzare per gli scopi domestici. Abbiamo costruito un pozzo in un avvallamento dove era stata individuata la presenza di acqua, costruito una casa per il generatore di corrente e messa a dimora una potente pompa sommersa. Sono stati eseguiti circa quattro chilometri di scavi a mano e interrate le tubature, costruite sei fontane nel villaggio, compresa quella a servizio della scuola, cosruito un vascone di raccolta acqua di circa cento mq.

Alla fine dei lavori l’impianto è stato collaudato e consegnato alla popolazione, affinchè provveda attraverso propri custodi, e appositi comitati, alla gestione del servizio.

La nostra presenza è stata occasione per inaugurare i lavori fatti quest’anno, ma anche i lavori eseguiti negli ultimi setti anni , nel corso dei quali siamo stati impegnati con le Suore Cappuccine nel costruire altri acquedotti e altri progetti, tra i quali i due Centri Sanitari di Feledareb ed Engalà.


Sono stati momenti di grande comunione con tutta la popolazione, e soprattutto di enorme soddisfazione per la presenza di Autorevoli Rappresentanti del mondo politico, religioso e militare. Sono intervenuti il Ministro del Governo Eritreo Haile Weldensae (Durru), il Nunzio Apostolico per il Corno d’Africa Sua Eccellenza Vescovo Tommasi, il Vescovo di Keren, l’ambasciatore d’Italia ad Asmara dott. Bandini, i Presidenti di Regione e di Provincia di Keren, il Comandante delle Forze Militari Italiane Onu in Eritrea, Colonnello dell’aereonautica Maurizio Salvadorini.

Il nostro gruppo era portatore di un messaggio del Presidente della Giunta Provinciale di Trento dott. Dellai ed è stato raggiunto prima delle inaugurazioni dal dott. Carlo Andreotti in rappresentanza del Presidente del Consiglio Provinciale di Trento.
A conclusione dei progetti conclusi dall’Associazione, vada il più sincero plauso a tutti i Volontari coinvolti nella missione, ed inoltre vada il sentito ringraziamento a quanti vi hanno contribuito finanziariamente. Innanzitutto agli Enti, la Provincia Autonoma di Trento e la Regione Trentino Alto-Adige, ma anche ai numerosi Benefattori che con il loro aiuto hanno reso possibile la realizzazione di opere di portata storica per quel Paese.
Un grazie particolare alle Sorelle Cappuccine: grazie al loro amore ed alla loro amicizia abbiamo potuto conoscere quel meraviglioso popolo.

Un grazie pieno di ammirazione al Ministro Eritreo che il giorno della nostra partenza da Asmara, ha voluto stringerci la mano personalmente all’aeroporto in segno di gratitudine. E valgono per tutti, le splendide parole rivolteci dal Vescovo di Keren, quali espressione di grande comunione tra due Comunità lontane, adesso vicine grazie alla solidarietà tra i popoli.






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