Trentacinque anni di attività si possono raccontare in maniera diversa, a seconda della componente che si pone di riferimento. Per il Coro Pasubio, per questa sua lunga presenza nella vita sociale della Vallarsa, è risultata centrale e determinante la disponibilità, e spesso la caparbietà, di coristi ed appassionati nel voler mantenere alla comunità questo modo di stare assieme, di condivisione, di passione e di amicizia, di impegno sociale e di capacità di apprezzare la bellezza e i messaggi del canto popolare.
Attorno alle persone e al loro impegno per il complesso si sviluppa la sintetica narrazione della storia del Coro Pasubio.
L'idea di dare vita ad un coro in Vallarsa si forma già a fine 1965 ma è in una sera del febbraio 1966 che si tiene il primo raduno dei volonterosi. Sono circa 40 persone che si ritrovano in canonica a Raossi e che, sostenuti dall'impulso e dall'entusiasmo di Francesco Cavallin, si avvicinano al canto corale con le note della canzone "Il capitan dela compagnia", guidati da Domenico Raoss, che diventa così il primo Maestro del Coro, e Don Eugenio Cornella.
Il sodalizio si da subito un nome, Coro Pasubio appunto, per la specificità di tale denominazione rispetto all'identità della Valle.
I coristi si conoscono, discutono, provano la novità dello stare assieme in una associazione canora, maturano la convinzione di sostenere l'attività avviata gettando così le basi per il futuro del coro stesso.
Nel mese di aprile dello stesso anno, dopo due mesi e mezzo di prove, il Coro sostiene un concerto con 12 canzoni a La Spezia, all'Adunata Nazionale degli Alpini, aprendosi così alle tensioni ed alle soddisfazioni delle esecuzioni in pubblico.
Il Coro ha quindi la possibilità di presentarsi per la prima volta davanti alla sua gente in occasione dell'inaugurazione della scuola elementare di Anghebeni.
Negli anni successivi, il 1967-1968, partecipa al Concorso Regionale di canti della montagna a Bolzano e nella primavera del 1969, nel ripetere l'esperienza di Bolzano, si esibisce sotto la guida di Mariano Cobbe che inizia così la sua lunga e fondamentale collaborazione con il Coro Pasubio. L'attività del gruppo è ormai ben avviata ed il Coro si Presenta con grande disponibilità, in Valle e fuori, alle serate alle quali viene invitato proponendo canzoni tratte dal repertorio tipico dei cori della montagna.
Si verifica, in questo periodo, una certa riduzione nell'organico tanto che nel 1970 si arriva a 17-18 unità e quindi cominciano le prime difficoltà, quasi come premessa ad uno dei momenti più delicati della vita del sodalizio.
Nel 1971 infatti, il 5 maggio viene a mancare tragicamente Francesco Cavallin. Il Coro si trova in un momento particolarmente difficile ma rimane fortunatamente la testardaggine di alcuni coristi che non vogliono cessare l'attività e, con coraggio, cercano altri giovani per immettere nuove energie e rilanciare nuove aspettative.
Nonostante la grave perdita il Coro prosegue quindi l'attività e nell'inverno successivo c'è un recupero di disponibilità ed impegno ed infatti il Coro ritorna ad un organico di 26 elementi con l'inserimento nelle fila dei coristi di forze nuove che danno, negli anni seguenti, un importante contributo alla crescita, anche materiale, del complesso corale.
Nel 1972 viene anche dato avvio ad una importante ed impegnativa iniziativa del Coro: la Rassegna di canti della montagna. Tale proposta, anche se con diversa denominazione e collocazione stagionale, viene da allora mantenuta nella programmazione del Coro e viene offerta alla gente della Vallarsa quasi ogni anno.
Nel 1973 c'è la partecipazione a Roma al Festival Nazionale dei Canti della Montagna ed è questa un'esperienza unica che a distanza di molti anni i coristi di allora ricordano ancora con piacere.
In quel periodo le prove di canto vengono effettuate presso la scuola di Anghebeni e nasce l'esigenza di una sede diversa, riservata ed adeguata alle esigenze del complesso. E' così che, grazie anche alla disponibilità dell'Amministrazione comunale, viene ricavato dallo scantinato del Comune di Raossi un locale che ancor oggi è la sede del coro.
Degli anni successivi possono essere ricordati come particolarmente significativi la partecipazione alla Rassegna al Teatro "R.Zandonai" di Rovereto, i concerti di Ala e Mori, accompagnati da parecchi altri concerti in località comprensoriali e fuori Comprensorio, dove viene richiesta la presenza del Coro Pasubio.
Il complesso partecipa per la prima volta ad un Concorso Nazionale per canti della montagna a Mariano Comense ed esegue in quell'occasione anche un concerto ad Uboldo in provincia di Varese ed in altre località fuori provincia. Ci sono quindi gli appuntamenti importanti per la crescita del Coro:
nel 1981 si festeggiano i primi 15 anni di attività e nel 1983 viene organizzata la Festa del Corista, alla quale vengono invitate tutte le persone che nel tempo hanno fatto parte del complesso.
Nel 1986 viene celebrato il ventennale della fondazione e si partecipa, tra tante altre uscite, alla Rassegna di canti della montagna di Saronno.
L'anno successivo, in omaggio al Presidente Mario Egidio Guerriero, subentrato nella carica nel 1984 a Renato Cobbe, il complesso visita Carbone, in Basilicata, dove viene accolto con grande affetto e simpatia dai concittadini del Presidente. Segue quindi un periodo con un certo ricambio dei coristi ed il sodalizio vive, nel 1989, una bella esperienza in Sardegna, a Lula, con una serie di esibizioni molto apprezzate.
Nel 1989 viene a mancare il Presidente Mario Egidio Guerriero ed anche questo triste episodio mette nuovamente alla prova il sodalizio.
Fortunatamente il Coro, nonostante il peso della perdita, riesce a trovare gli stimoli e le risorse per continuare anche se i primi anni '90 vedono comunque il sodalizio in una fase di rallentamento nelle proprie attività con qualche cambiamento nell'organico seguita fortunatamente, a fine '92, dall'innesto di forze nuove.
Pur attraversando un periodo travagliato, il Coro continua in ogni caso a partecipare, per quanto possibile, alla vita culturale e sociale della Valle, sottolineando con la sua presenza alcuni momenti significativi; va a tal proposito ricordata la trasferta a Neuburxdorf (Germania) nel febbraio 1992 per riaccompagnare in Vallarsa i resti di un conterraneo deceduto in campo di concentramento. In questo periodo matura anche la decisione di Mariano Cobbe di lasciare la guida tecnica del Coro e quindi, con l'arrivo del Maestro Andrea Schelfi all'inizio del 1994, il Coro Pasubio si impegna a ricostruirsi un repertorio, un modo di cantare, un modo di stare assieme.
Viene pertanto svolto un grande lavoro per l'affiatamento fra Maestro e Coro e dall'inizio del 1995 il sodalizio riprende le esibizioni in pubblico partecipando ad alcune cerimonie e riprendendo l'organizzazione della tradizionale Rassegna di canti della montagna.
Il 1996 vede il sodalizio impegnato per celebrare nel miglior modo il trentennale di fondazione e, oltre alla nuova divisa, presenta anche una serie di iniziative con le quali offrire dei momenti di piacevole incontro e ritrovo a ex - coristi, famigliari, amici e sostenitori ed esprimere a tutti questi il proprio sincero ringraziamento per l'aiuto ricevuto.
Si procede anche all'incisione della musicassetta "echi nella valle" con 12 canzoni, scelte sia nel classico repertorio dei cori di montagna del Trentino sia fra i canti di Bepi De Marzi, un autore sempre molto amato dal Coro Pasubio.
Con la rassegna dell'estate 1998 termina la collaborazione con Andrea Schelfi e la riorganizzazione e il rinnovo del sodalizio che ne conseguono consentono di ripartire, nel febbraio 1999, con il Maestro Ivan Cobbe e con un bel gruppo di "giovanissimi".
Nella nuova composizione, il Coro mantiene la tradizione della rassegna annuale di canti popolari e si pone con la massima disponibilità ad essere presente nelle diverse occasioni nelle quali la sua presenza viene richiesta. L'appuntamento dei 35 anni di attività viene festeggiato con diverse manifestazioni e tra queste, trasportata di un anno per una migliore preparazione tecnica del gruppo, anche l'incisione di un CD con i canti di ieri e di oggi.
Il primo presidente del Coro Pasubio è stato Francesco Cavallin; alla sua morte è subentrato nella carica, per un anno, Arcadio Stoffella. Nel periodo 1973 - 1984 tale incarico viene assunto da Renato Cobbe con due parentesi di un anno ciascuna, in cui hanno ricoperto la carica Egidio Sega e Umberto Gios.
Dal 1984 al 1989, anno della sua improvvisa scomparsa, il Coro Pasubio ha l'onore di avere quale Presidente il dott. Mario Egidio Guerriero, medico condotto della Vallarsa e figura indimenticabile per quanti lo conobbero e stimarono. Dal 1989 l'incarico viene quindi assunto da Piero Susana al quale subentra, nel 1993, Renato Angheben.
In questi trentasei anni hanno complessivamente fatto parte del Coro Pasubio 135 coristi provenienti da tutte le frazioni della Valle e da Rovereto.
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