19/09/03




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Vallarsa: Scotoni torna segretario
Per la Corte d'appello Gios lo licenziò ingiustamente
SENTENZA A SORPRESA


FOLGARIA. Italo Scotoni potrebbe rimettere piede in Vallarsa. E potrebbe farlo vestito dell'onore che ieri la corte d'appello di Trento gli ha restituito: nella causa contro il comune di Vallarsa, infatti, il segretario comunale più contestato del Trentino ha vinto su tutta la linea. Ed ora deve solo decidere se tornare in municipio a Raossi o se optare per la buona uscita.
«Allucinante». Questo l'unico commento del sindaco di Vallarsa Geremia Gios, avvertito della sentenza dall'avvocato Giuseppe Chiocchetti. Di più non è riuscito a dire. E' rimasto pure lui, professore dall'eloquenza proverbiale, senza parole. Con la sentenza del giudice del lavoro che nel gennaio 2003 aveva giudicato legittimo il licenziamento di Scotoni, era convinto di essersi liberato una volta per sempre del suo peggior incubo.
Invece nulla. La sentenza della corte d'appello di Trento per il comune di Vallarsa è una legnata senza precedenti: licenziamento illegittimo e comune condannato al reintegro di Scotoni sul posto di lavoro, al pagamento di tutti gli stipendi non percepiti dalla data del licenziamento - e sono tre anni di stipendi - alla ricostruzione della carriera del segretario comunale, nonché al pagamento delle spese.
In linea teorica, quindi, Scotoni potrebbe rientrare in municipio da segretario comunale. In alternativa ha diritto di rifiutare, ma in questo caso oltre alle mensilità che non ha percepito finora gli dovrebbero liquidare altri quindici stipendi. Per ora il segretario comunale non si esprime. Quel che si sa è che si è preso qualche giorno per decidere cosa fare. Si esprime, invece, e lo fa con comprensibile soddisfazione, l'avvocato di Scotoni, Gianni Margoni. «Siamo soddisfatti, anche perché la causa è stata incerta sino alla fine. Già nel 2003, davanti al giudice del lavoro, il comune di Vallarsa aveva presentato ventiquattro motivi di licenziamento. E per ognuno noi avevamo eccepito che non c'era alcuna ragione per vedere nel comportamento del segretario comunale scorrettezza o altro. Ma allora non c'è stata data ragione. Ed è stato un brutto colpo, per Scotoni. Ora invece, dopo 130 pagine di memoria difensiva, la corte d'appello ci ha dato ragione. Certo, i disagi morali, quelli non possono essere riparati, Il mio cliente è rimasto tre anni senza stipendio, da quel 18 novembre 2000, quando la giunta Gios l'ha licenziato».
Chiudendo un rapporto fin dall'inizio difficile tra amministrazione e segretario. Irremovibile lui, Scotoni. Che per la prima volta ha messo piede a Raossi nel '95. Nemmeno sei mesi, ed è stato licenziato per il mancato superamento del periodo di prova. Da qua il primo ricorso al tar (vinto da Scotoni) che la riportato in servizio. Dopo altre sei mesi, da capo. Licenziato e reintegrato dal Tar. Fino al novembre del 2000. Quando è stato per l'ennesima volta licenziato. Innumerevoli i motivi addotti dalla giunta Gios. Si andava da omissioni d'atti d'ufficio, al rifiuto di firmare le ferie dei dipendenti, dalla negazione della controfirma per le delibere di giunta, agli insulti personali. Motivi che hanno retto fino a ieri ma che non sono stati sufficienti per superare l'appello. E la battaglia di Scotoni non è ancora finita: «Abbiamo fatto ricorso anche contro la sentenza della corte dei conti che ha sancito la corresponsabilità di Scotoni per la mancata riscossione dell'Ici negli anni '93 e '94 - spiega l'avvocato Margoni - Ma la norma sull'Ici prevede che sia una delibera a determinare chi, nell'ambito della pubblica amministrazinoe, debba occuparsi della questione. E Scotoni non è mai stato nominato quale funzionario incaricato. Attribuirgli responsabilità per cose riguardo alle quali non aveva né incarico né potere è illogico».




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