VALLARSA. Di sicuro era il decano della Vallarsa. Anzi,
pare che nessuno abbia mai raggiunto la sua età nella storia della valle
scavata dal Leno. Centosei anni lo scorso 13 maggio, aveva compiuto Silvio
Stoffella: tre secoli, le due guerre mondiali vissute prima da soldato
austriaco e poi da militare italiano. Cinque figli, una compagna vicino
per cinquant'anni. Quanta storia, è finita ieri pomeriggio alle quattro,
quando nonno Silvio si è spento tranquillamente nel suo letto della casa
di riposo di Raossi.
Il figlio Arcadio - 73 anni appena, un giovanotto,
e Cavaliere del volontariato - ci racconta che papà «l'è pigolà via»,
senza soffrire, come ognuno di noi mortali vorrebbe. «Stava bene, è sempre
stato bene fisicamente, aveva solo qualche problema di memoria e da cinque
mesi si muoveva sulla sedia a rotelle. Ce l'ho qui nuova di zecca,
comprata con il contributo provinciale: è stato il primo che ha chiesto e
ottenuto in 106 anni di vita».
La vita di Silvio è legata in modo
fortissimo all sua terra, alla sua gente. Una vita semplice ma anche
impegnata «nel sociale»: la chiesa di Camposilvano è praticamente nata con
la famiglia Stoffella, da sempre sono loro i sacrestani e Silvio l'ha
fatto per tanti anni. In Russia da Kaiserjäger durante la Grande Guerra,
si fece anche un paio d'anni di prigionia, una sofferenza che non gli
evitò di tornare in divisa durante il conflitto scoppiato nel 1940, quando
però non fu chiamato al fronte. La sua vita lavorativa è trascorsa tra i
campi e l'impegno come gerente della Famiglia Cooperativa di Camposilvano
e Parrocchia. Silvio fu anche contabile e praticamente factotum della
Cassa Rurale di Camposilvano fino alla fusione con Raossi. Un uomo capace,
insomma, anche senza titoli di studio oltre la quinta elementare
racimolata sui banchi della scuola di valle. Mano a mano che gli anni sono
passati, la sua festa di compleanno è diventata sempre più un evento per
l'intera comunità vallarsera, fino ai clamorosi 106 anni compiuti nel 2002
da questo inossidabile esemplare della classe 1896. Ora la Vallarsa gli
darà l'ultimo omaggio domani pomeriggio, con una cerimonia ospitata
naturalmente nella chiesetta di Camposilvano. Ci saranno - attorniati dai
cinque nipoti e dai tanti pronipoti con relativi consorte - i tre figli
ancora su questa terra: Arcadio, Severina che ha 76 anni e Fabio, che
abita a Rovereto e di primavere ne ha già collezionate 81, perchè buon
sangue non mente e il record di papà potrebbe anche essere messo in
discussione. A proposito, non è facile sapere quanti altri vecchietti
terribili in Trentino sono vicini a questo traguardo.
Rovereto fa
impressione soprattutto per la grande longevità femminile: alla vigilia di
Natale scorso se n'è andata Liduina Dal Rì. Quando Silvio veniva avvolto
nelle prime fasce - oltre l'oceano erano terminate da pochi anni le grandi
battaglie tra pellirosse e giacche blu - lei aveva già tutti i denti. Di
anni, alla fine del suo percorso, ne ha inanellati centodieci.
Incredibile, ma vero.