16/05/03




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Muraro: «Non serve un'altra strada a Obra»
Si apre una possibilità al comitato contro l'opera. Ma alcuni residenti si lamentano: «E' un tratto troppo pericoloso»
Oggi la proposta in giunta provinciale: allargare il tracciato esistente


VALLARSA. E' oggi il giorno fatale per la strada di Obra, in Vallarsa. Dopo anni di progetti, attese e polemiche, infatti, oggi la questione arriva in giunta provinciale. Dove l'assessore alle opere pubbliche Sergio Muraro chiederà ai colleghi una modifica al progetto originalmente approvato, ed appaltato, che salvi i campi di Obra: allargare il tracciato vecchio. Ipotesi che non può che rallegrare il comitato ed i tanti residenti che da tempo spingono per questa soluzione. Ma che preoccupa altri cittadini di Obra.
Che questa strada abbia avuto vita travagliata, è innegabile. Il primo progetto è datato 1989, ma si è arrivati all'appalto solo nello scorso novembre. Una strada da una parte attesa da tempo, quella che collega la frazione Bruni alla frazione Zendri - l'attuale tracciato è pericoloso - dall'altro osteggiata da molti. Ed il motivo della contrarietà - provata a suon di raccolte di firme - era il progetto. Era il secondo lotto dell'opera, ad essere nel mirino dei contestatori, quello da maso Geche al centro di Obra. Troppo impattante, si dice, con quella rampa che di fatto andava a scalfire il verde dei prati. Per bloccare l'opera è sorto anche un comitato che, in questi mesi, è riuscito a trascinare in Vallarsa tre assessori provinciali perchè si rendessero conto di quali prati si andava a sacrificare. Ed oltre a contestare, il comitato aveva presentato una controproposta: l'allargamento dell'attuale tracciato, in modo tale da ridurne la pericolosità, salvando al contempo prati, e proprietà private che sarebbero dovute essere espropriate. Proposte e proteste che hanno fatto breccia in più di un assessore. Tanto che lo stesso Muraro si è preso la briga di seguire personalmente la vicenda. E, dopo una serie di verifiche tecniche e contatti con la ditta appaltatrice, ha valutato come realizzabile l'allargamento del nuovo tracciato. Qualche settimana fa è infine arrivata a Trento la lettera dell'amministrazione comunale di Vallarsa, che ha delegato alla Provincia il compito di occuparsi della questione. E la Provincia lo farà questa mattina: Muraro porterà infatti in giunta la proposta di modificare il progetto originale, optando invece per l'allargamento del vecchio tracciato. Ora è necessario capire come si muoveranno gli altri assessori e se saranno disposti ad accettare la proposta.
Ma se - alla sola idea che ci sia una possibilità - il comitato ed i residenti da esso rappresentati gongolano, altri sono più che mai delusi. E preoccupati. «Quella strada è pericolosa, ci sono tre tornanti ed il terreno è ripidissimo. E sotto Roipi ci sono altri due tornanti - sottolinea un gruppo di residenti - Il progetto già approvato prevede di realizzare la strada su di un pendio più dolce. Non solo. Si prevede di portare la strada fuori dal centro di Obra, permettendo di godere in sicurezza della zona attorno alla chiesa ed al bar. E' incredibile che qualcuno per motivi politici si erga a paladino dell'ambiente sulla pelle di chi in Vallarsa vive. E d'estate sono oltre un migliaio che percorrono quella strada. A questo punto abbiamo qualche domanda. A 6 mesi dall'aggiudicazione dei lavori la procedura di acquisizione dei terreni è completata? In caso contrario, perchè? E perchè i lavori non iniziano? Perchè tanti ritardi e da parte di chi? In buona sostanza - concludono - a che gioco giochiamo? C'è qualcuno che sta barando?»


di Chiara Zomer

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