VALLARSA. Obra, 115 residenti, due comitati. Uno che per
tre anni si è battuto a favore dell'allargamento della strada
provinciale esistente nel tratto Bruni-Obra, ottenendo a primavera
una variante del progetto che stralciava il nuovo braccio di strada
che sarebbe passato a valle dell'abitato, attraverso gli ultimi
prati del paese. L'altro che, contrariato dalla decisioone presa
dalla giunta provinciale, chiede l'esecuzione immediata del lavoro
«secondo progetto approvato e già appaltato a ottobre 2002».
Mercoledì questo secondo comitato ha riunito una settantina di
persone alle scuole elementari per sollevare un'altra volta la
questione che sembrava in verità risolta da un pezzo. Tra i presenti
anche svariati membri dell'altro comitato, quello che sostiene
l'eccessivo impatto ambientale dell'opera secondo il progetto
originario. Per Albino Broz, che parla per i favorevoli al tracciato
sui prati, la Provincia «non mantiene le promesse fatte in periodi
elettorali, dando ascolto ad una sparuta minoranza che per egoismo
ha sollevato riserve sul progetto già appaltato». Broz come gli
altri che la pensano come lui, sostiene che la strada nuova
eliminerebbe quattro tornanti pericolosi (non per nulla l'intera
frazione di Ometto, che beneficerebbe della rettifica, è dalla sua
parte), che anche l'ingresso al villaggio "I laresi" ne gioverebbe.
Un progetto troppo a lungo rinviato (se ne parla da 15 anni) e che
il Comitato chiede a gran voce, forte di 90 residenti che hanno
firmato la petizione. All'altro comitato non va giù essere di
tacciati di egoismo e lasciano l'aula. «Francamente - spiegano - non
ce la sentiamo più di ripetere le stesse cose e di venire trattati
così. Siamo in gran parte gente che vive qui tutto l'anno e che ha a
cuore la natura, l'ambiente che rappresenta il motivo per cui la
gente torna volentieri a Obra. La Provincia ha deciso con saggezza».
Una donna in paese, ci chiama. «Sono di qui anche se vivo a Como da
oltre 40 anni. Ho 4000 metri di prato a fianco della strada, li
regalo purchè non tocchino questi prati. Altro che
egoismo».