15/08/03




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Bruni-Obra, Ometto si oppone
Il Comitato a favore della strada vuole il vecchio progetto
VALLARSA Novanta firme: «Strada sui prati»


VALLARSA. Obra, 115 residenti, due comitati. Uno che per tre anni si è battuto a favore dell'allargamento della strada provinciale esistente nel tratto Bruni-Obra, ottenendo a primavera una variante del progetto che stralciava il nuovo braccio di strada che sarebbe passato a valle dell'abitato, attraverso gli ultimi prati del paese. L'altro che, contrariato dalla decisioone presa dalla giunta provinciale, chiede l'esecuzione immediata del lavoro «secondo progetto approvato e già appaltato a ottobre 2002». Mercoledì questo secondo comitato ha riunito una settantina di persone alle scuole elementari per sollevare un'altra volta la questione che sembrava in verità risolta da un pezzo. Tra i presenti anche svariati membri dell'altro comitato, quello che sostiene l'eccessivo impatto ambientale dell'opera secondo il progetto originario. Per Albino Broz, che parla per i favorevoli al tracciato sui prati, la Provincia «non mantiene le promesse fatte in periodi elettorali, dando ascolto ad una sparuta minoranza che per egoismo ha sollevato riserve sul progetto già appaltato». Broz come gli altri che la pensano come lui, sostiene che la strada nuova eliminerebbe quattro tornanti pericolosi (non per nulla l'intera frazione di Ometto, che beneficerebbe della rettifica, è dalla sua parte), che anche l'ingresso al villaggio "I laresi" ne gioverebbe. Un progetto troppo a lungo rinviato (se ne parla da 15 anni) e che il Comitato chiede a gran voce, forte di 90 residenti che hanno firmato la petizione. All'altro comitato non va giù essere di tacciati di egoismo e lasciano l'aula. «Francamente - spiegano - non ce la sentiamo più di ripetere le stesse cose e di venire trattati così. Siamo in gran parte gente che vive qui tutto l'anno e che ha a cuore la natura, l'ambiente che rappresenta il motivo per cui la gente torna volentieri a Obra. La Provincia ha deciso con saggezza». Una donna in paese, ci chiama. «Sono di qui anche se vivo a Como da oltre 40 anni. Ho 4000 metri di prato a fianco della strada, li regalo purchè non tocchino questi prati. Altro che egoismo».




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