13/12/03




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Il commissario ad acta è il capo del personale provinciale
Fedrigotti guiderà Vallarsa
IL CASO SCOTONI Michelini: serve cambiare le regole

E' durato poco il vuoto di potere a Vallarsa. Davanti all'ormai ex sindaco Geremia Gios il presidente Dellai si era impegnato a nominare il commissario al più presto. E così ha fatto: a reggere le sorti del piccolo comune della sinistra Leno sarà un commissario di peso: Silvio Fedrigotti, dirigente generale del dipartimento personale della Provincia.
Massimo livello amministrativo, dunque. Sarà Fedrigotti, già da lunedì, a gestire il comune sino al giorno delle elezioni, verosimilmente nella primavera prossima. Solo allora potrà dirsi chiusa la parentesi di instabilità amministrativa aperta dalle dimissioni dell'intera compagine Gios, date in segno di protesta per il reintegro del segretario Italo Scotoni nelle sue funzioni. Gesto eclatante, che ha registrato vasta solidarietà. Sul caso interviene anche il senatore Renzo Michelini: «In quanto il sindaco e i consiglieri rispondono politicamente del proprio operato al popolo, solo il popolo ha la titolarità di confermarli o meno in caso di elezione così come ha la posibilità di cambiarli. Ma se invece, come è successo in Vallarsa, il sindaco ed i consiglieri comunali se ne sono andati via a causa del segretario generale, ciò significa che in quel comune, questi principi non hanno funzionato e che è stato perpetrato un attentato al sistema democratico. (...) Vi è stato chi, nell'esercizio delle proprie funzioni, non ha considerato l'interesse della comunità un obiettivo primario ma si è perso nei meandri di procedure e metodi, da imporre più che da partecipare. (...) La nostra democrazia non può permettersi simili episodi. Il presidente Dellai ha assicurato un intervento legislativo e penso sia nel giusto, se le leggi che riguardano i segretari vengono modificate nel senso di sostituire le norme della nomina con quelle dell'incarico temporaneo, così come è per tutti i dirigenti pubblici. Solo così può essere garantito il principio per cui i dipendenti pubblici sappiano stare al loro posto e non prevalgano su chi è stato eletto dal popolo per amministrare una comunità».




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