Sono scivolati via senza scosse i primi due giorni di lavoro del segretario Italo Scotoni, tornato nel suo ufficio, in municipio a Raossi, dopo tre anni e riappropriatosi della "sua" scrivania. In pochi sembra si siano disturbati a dargli un caloroso benvenuto, ma pare che l'atmosfera con i colleghi sia se non cordiale quantomeno tranquilla. Anche perchè in tre anni i dipendenti comunali sono cambiati, le persone che avevano conosciuto Scotoni in qualità di capo del personale non lavorano più a Raossi. Quindi Scotoni si è dovuto presentare ex novo. E quindi non dovrebbe esserci, tra lui ed i suoi sottoposti, una barriera di attriti personali che vada al di là della diffidenza dovuta alla tensione ora palpabile a Vallarsa.
Scotoni, comunque, si è presentato ai colleghi. E l'ha fatto ancora il primo giorno, convocando i dipendenti nel suo ufficio e annunciando il consiglio comunale che si sarebbe tenuto la sera stessa. E poi spedendo ad ognuno una lettera. Una sorta di presentazione di sè stesso e dei suoi trascorsi, compresi quelli non proprio idilliaci nei confronti dell'amministrazione comunale. In ufficio, insomma, le cose procedono con tranquillità. E' fuori che ci sono stati i problemi.
Nel corso del consiglio comunale di giovedì sera, infatti, non dev'essere stato facile per il funzionario, rimanere stoicamente in silenzio nella fossa dei leoni. E nonostante l'ostentata tranquillità, si è sentito più sicuro con i carabinieri al fianco, a fine seduta. Quando, assieme ai fischi, sembra sia volato anche qualche sputo.