ROVERETO. «Ma sono in montagna o al Motor show?» La
particolare domanda se l'č posta sabato scorso Bruno Orsingher sulla
sommitą del Col Santo a quota 2100 metri. Lui si stava godendo la
giornata di sole con un'escursione sci-alpinistica che prevedeva la
partenza da Giazzera e l'arrivo al Col Santo. Invece di trovare pace
e silenzio si č imbattuto in motoslitte ed elicotteri.
«Durante
la salita - racconta in una lettera che Orsingher ha inviato anche
al comune di Trambileno e alle guardie forestali - mi sono imbattuto
in due rombanti motoslitte che scorazzano indisturbate sui prati.
Per gran parte del mio percorso sono stato accompagnato dal loro
rumore, dall'odore e dalle tracce dei mezzi che ho trovato sino a
quota 2.000 metri. Una volta arrivato sul Col Santo pensavo di
essere finalmente in montagna ma il "Motor show" non era ancora
finito. Infatti un piccolo elicottero biposto - privato - si č fatto
un bel giro turistico su tutto il Pasubio, ha puntato dritto verso
di me e ha quasi sfiorato l'ampia sommitą del Col Santo a dieci
metri dal mio sguardo adirato. Parlandone con altri escursionisti,
mi č stato riferito dell'atterraggio di un Piper (un aereo da
turismo) avvento pochi giorni prima nei prati sottostanti solcati
dalle motoslitte. Dobbiamo difendere le nostre montagne e per questo
- conclude l'escursionista Bruno Orsingher - auspico maggiori
controlli per garantire un minimo di rispetto: rispetto delle leggi
e rispetto della montagna, della sua natura e della sua storia.
Dobbiamo difendere le «pietre preziose», le montagne, dall'attacco
innaturale di questi «signori», ricchi nel portafogli ma che si sono
dimostrati poveri nello spirito».