VALLARSA. Si apre uno spiraglio nel
merito dell'intricata vicenda della strada di Obra. Sulla scia delle
pressioni dei residenti, fortemente contrari al progetto provinciale
non solo perché - assicurano - sarebbe eccessivamente impattante sul
piano ambientale, tanto da rovinare in modo irreparabile i prati e
il paese di Obra. Motivo delle rimostranze anche il decreto di
esproprio che colpirebbe qualche cosa come sessanta proprietari
(molti pronti al ricorso) che ai loro appezzamenti non vogliono
rinunciare. Almeno non a favore di una strada che ritengono dannosa
e inutile.
Dopo mesi di battaglia, tuttavia, ora qualche
spiraglio sembra ci sia. Qualche giorno fa l'assessore provinciale
alle opere pubbliche, Sergio Muraro, ha effettuato un sopralluogo ad
Obra accompagnato dall'ingegner Da Col. Sul posto oltre ad ammirare
i prati della zona, ha ascoltato con interesse le rimostranze dei
residenti, che nel frattempo gli si sono avvicinati. Ed ha
dimostrato nei loro confronti un'apertura che lascia ben
sperare.
«Sto verificando assieme ai tecnici se c'è la
possibilità di prendere in considerazione le necessità dei
residenti, anche in considerazione dell'importanza della strada che
certo non è utilizzata da migliaia di persone - osserva infatti
l'assessore - ad Obra ho visto persone legate al proprio territorio
e questo non può che essere un bene. Cercheremo di contemperare i
due interessi sul tappeto: da un lato quelli dei residenti,
dall'altro la necessità di garantire una viabilità adeguata. Una
strada, insomma, che si possa utilizzare anche in situazioni di
emergenza. Ci stiamo muovendo, anche ascoltando le esigenze
dell'amministrazione comunale».