Silenzio magico
di Elena Angelini Busetto
Lenta
scende la sera :
calma
luce soffusa
e calda
invade la vallata.
Foglie immobili
in attesa della notte.
Un cane abbaia,
disperato,
solo,
senza padrone;
da lungi un altro gli risponde,
legato:
č a guardia di poche povere cose.
Dalle sponde del Leno
s'ode l'acqua scorrere dolcemente,
lambendo i grossi massi:
musica nel silenzio magico
dei monti
che si fanno sempre pių scuri
nella notte ombrosa;
cupi, paurosi,
nella loro mole maestosa.
Dall'alto ci parlano
e nel nostro animo
scrutano ogni cosa.
Elena Angelini Busetto - Luglio 1995
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