Perle ghiacciate
di Eleonora Arlati



La neve ha coperto col suo fresco mantello, ha coperto ogni cosa.
A pochi passi da me .. il grande albero.. vecchia conoscenza per chi è dei Raossi. Sembra stanco, ma seppur appesantito dalla neve.. non fa mancare il suo istinto di protezione.. con quei lunghi rami che si stendono quasi per sgranchirsi. Sotto di lui, in piedi.. ci sono io. E’ tarda sera, e volgo lo sguardo al cielo , a quelle perle ghiacciate… e in silenzio comincio a parlare col mio cuore . Lo sento caldo ,nonostante il freddo pungente di questa serata di primo gennaio non risparmia di farsi sentire. Il cielo questa sera è completamente libero, le nuvole sembrano esser partite per un lungo viaggio, e sono solo migliaia e migliaia di perle .. e sento lentamente sopraggiungere la malinconia. I battiti del mio cuore si fanno più lenti. Le montagne nell’oscurità si distinguono bene per la loro facciata bianca.. che spicca nel nero della notte. Mi guardano severe e silenziose…di un silenzio che per un momento non emana pace.. ma paura. Il mio sguardo si abbassa a terra…sulla neve .Mi volto ed osservo le mie orme, dove ho calpestato. Penso che se dovessi rifare lo stesso tragitto..fin sotto a quest’albero.. forse metterei i piedi in posti diversi ..più in qua.. più in là.. più a destra forse.. o più a sinistra. E la vita cos’è se non una serie di passi nella neve? Punti dove è più fresca, punti dov’è più ghiacciata. Quanti passi già fatti cambieremmo nella nostra vita?Forse tutti, forse alcuni,forse nessuno. Guardo in alto e mi sento piccola , troppo piccola davanti a quel pezzetto di cielo che vedo.. che è molto grande.. e che dove io non posso raggiungerlo è ancora e ancora più grande. E mi sento sciocca , di fronte a tanta grandezza. In quel momento.. una stella cadente illumina il suo percorso.. la prima stella dell’anno. La prima perla ghiacciata che ho visto andarsene. E allora penso: “meno male che ci sei Vallarsa, perché se non ci fossi bisognerebbe inventarti ..quando sono con te mi sento in compagnia di un amico fidato , anche se altre volte la tua è una compagnia muta, gelida, severa. Certe volte ti limiti a guardarmi , e non mi dici una parola, non ti fai vedere, ti nascondi un po’. Altre volte addirittura mi chiami. Ma quando sono con te .. posso solo dire che finalmente …“ mi sento a casa”.”

Il freddo si fa più vivo , scendo i gradini coperti di uno strato leggero di ghiaccio, e cammino a passo lento verso la porta.. la mano si appoggia sulla fredda maniglia , la spinge verso il basso.. e la porta si apre.. sento già il calore della casa che si scontra con l’aria fredda che mi porto dietro ..e ti guardo ancora per un istante ,come per fissare nella mia mente quel momento... “Buonanotte Vallarsa.”





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