UN ALTRO GIORNO S'INIZIA
di Mario Martinelli (da: "La leggenda dell'arcobaleno oppure Rockpoesia")


Canto le grida
dei Fiori Selvaggi,
sepolti in un oceano di tramonti,
in decoro di delusioni.
Il palato amaro, il disprezzo del mondo,
soffocata è l'anima libera,
la paura vince la nascita.

Canto le note
d'una canzone selvaggia,
concepita nel Grembo di quei Fiori
che non si rasarono MAI -

Canto alla sabbia
che mi scivola tra le dita,
ed al Tempo che non ci abbandona.
Piango per la miseria. I Loro Corpi sepolti
devastano il Silenzio con morte rabbiosa.

Io canto tra i capelli
di quei Fiori che non MORIRONO!




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