POESIE
di Pierino Darra - tratte da: Gruppo Poesia 83 - ed: Damolgraf Verona 1995


SUONO DI CAMPANE

I suoi rintocchi lenti
vagan nella valle
come richiamo di ricordi
per colui che va.

Il cielo grida
con l'eco dei rintocchi
l'abbandono d'una terra amata.

Rintocchi lenti,
rintocchi forti,
rintocchi di chi dice addio...

a tutto ciò che ha amato,
a tutto ciò che ha dato!


IL VECCHIO MONTANARO

Le rughe si son fatte
come rocce screpolate,
la barba dura come rami d'abete.
Il suo parlare
sembra il gorgogliare di fonte pura,
parla ai giovani: attorniato
di nubi bianche,
di rocce color argento,
le sue mani sono lievi
come nubi,
sembrano toccar il cielo
su ogni cima.
Il bicchiere color d'oro
una lucciola nella notte!
Ha dato un nome ad ogni stella,
ad ogni cima una carezza.
Il cigolar d'una panca
fa sognare al giovane
una gran vetta;
è stanco, ma felice,
ha visto da lassù
il grande mondo ai suoi piedi.


IL BOSCO DELLA MIA VALLE

Il gran bosco
era una reggia.
Come ancelle le miriadi di foglie
cantavano l'inno della vita.

I grandi abeti
come palchi d'un gran teatro
dominavano lo scenario.

Una mano misteriosa
con mille e mille colori
di continuo cambiava.

Il mio rio con lagrime
di gioia ne rubava l'immagine.

Il gran vociare dei passeri.
il delizioso canto dei fringuelli,
come musica accarezzava il mio cuore.
I petali dei fiori sì chiudevano.

La campana dava l'addio al sole,
La mia valle s'incipriava di nero:
La notte!

Il gran castello,
il mio bosco,
s'addormentava.


NONNA

Nonna!
Dove vai così pensierosa?
Il tuo fardello d'anni
lascialo a noi come esempio!

Fermati nonna!
Siediti sulla tua panca,
le tue favole sono come aiuole in fiore,
cingono le nostre strade come arcobaleno
d'esempi.

Tutto se ne va, nonna!
Resta ancora un po'...
Il tuo grande grembiule è come un cielo sereno.
Posso, nonna, addormentarmi accanto a te?



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