Molte sono quest’anno, in Trentino, le iniziative allestite per ricordare il novantesimo anniversario delle fine della guerra. Nessuna, in novant’anni, ha ricordato gli internamenti subiti da migliaia e migliaia di trentini ad opera dell’Italia. Finora si sono ricordati, con delle palesi “invenzioni”, i trentini internati dall’Austria a Katzenau (i 18 trentini morti in questa località, ad esempio, sono ora diventati più di 350!!!). Eppure l’Italia ha internato in misura di gran lunga maggiore, sia durante la guerra (dalle zone occupate) sia dopo la fine della stessa tra il novembre 1918 e l’agosto 1919. Il campo di concentramento che ebbe il maggior numero di trentini rinchiusi come prigionieri fu allestito ad Isernia, in particolare nel ex convento di Santa Maria delle Monache. Isernia, quindi, può essere considerata il luogo simbolo di questa ingiustizia e di questa sofferenza.
Mai, nei 90 anni che ci separano dalla fine della Grande Guerra i trentini internati dall’Italia sono stati ricordati, mai è stato deposto un fiore sulla tomba di coloro che morirono lontani da casa.
Ora, per riparare a questa quasi secolare trascuratezza, il gruppo culturale Nago-Torbole ha organizzato congiuntamente all’agenzia RIVA MONDO VIAGGI un
viaggio ad Isernia
Il costo comprende assicurazione, pernottamento, pasti (cena del 26/9; pranzo e cena del 27/9), escursioni (con relative guide), fiori per onorare i morti. Non sono compresi ingressi, bevande ai pasti, pranzo del 26/9; pranzo e cena del 28/9). |