31/08/08 - Articolo dal quotidiano "Trentino"
Don Andrea Fava è stato promosso a parroco e nei giorni scorsi ha lasciato il suo ruolo di cappellano nella parrocchia di Mezzolombardo. In questi giorni è a casa dei genitori per un periodo di meritate ferie e poi prenderà possesso della sua nuova parrocchia, o per essere più precisi delle otto di Vallarsa. Una parte del suo cuore però rimane in questa comunità che, come confessa lui stesso, lo ha accolto amorevolmente ed ha saputo volergli bene. Una “promozione” che era nell’aria per don Andrea, che rivolge un pensiero dolce alla sua “vecchia” comunità e racconta le fasi del suo periodo di permanenza. «È stata una bella esperienza - afferma infatti il neo-parroco - che mi ha arricchito molto. Ho avuto la fortuna di collaborare con due parroci: don Olivo, che con me ha avuto veramente tanta pazienza, e don Sandro, che mi ha anche lui aiutato tantissimo nella mia maturazione umana e sacerdotale». Don Andrea ammette che l’impatto con una comunità di oltre seimila anime com’è quella di Mezzolombardo non è stato dei più facili. «È stata un po’ dura a livello organizzativo - precisa - ma mi è piaciuto molto il grande desiderio che ho riscontrato in tante persone di conoscermi di persona. Dal canto mio ho cercato di incontrare tutti, giovani e meno giovani. Il contatto umano è importante, quindi l’ho cercato costantemente in mille modi: per strada, quando andavo in bicicletta a prendere il pane, recandomi nelle case ed all’ospedale, che è stato una grande palestra di vita. Spesso mi sono recato sul colle san Pietro per sedermi sulla panchina, ammirare il paese dall’alto e chiacchierare con chi passava per entrare in cimitero e con coloro che come me si fermavano a riposare sulle panchine». Per quanto riguarda il rapporto degli abitanti, con la frequentazione attiva della chiesa e della parrocchia, don Andrea ammette che i numeri non sono stati mai esaltanti. «Si fa fatica - dice - a raccogliere grandi numeri, a parte gli appuntamenti importanti come ad esempio il Natale. È finita l’epoca delle grandi masse che seguono il prete. Occorre approcciare le persone creando l’occasione: al bar bevendo una bibita, per strada, giocando a pallone. Questo ho fatto, e sono contento dei risultati ottenuti, dei rapporti umani creati e coltivati con cura». In questi giorni don Andrea è a Torbole, con la sua mamma ed il suo papà. Domenica 14 settembre ci sarà il saluto ufficiale della comunità di Mezzolombardo. Domenica 28 settembre il parroco don Andrea Fava, classe 1976, sacerdote dal 2002, prenderà possesso delle sue otto parrocchie. Otto parrocchie per poco più di mille abitanti, ma che hanno bisogno di un giovane parroco come lui.
|