18/08/08 - Articolo dal quotidiano "Trentino"
VALLARSA.Sono tornati in libertà dopo aver rischiato la vita, quattro piccoli assioli salvati dalla Forestale. Erano caduti dal nido poco prima di imparare a volare, in una fase molto delicata, circa venti giorni fa. Incapaci di fuggire sarebbero probabilmente morti nelle fauci di un gatto o di qualche volpe. Gli uomini della Forestale li hanno invece raccolti e portati nel centro recupero volatili della Provincia, a S.Rocco di Villazzano, dove gli esperti della Lipu li hanno svezzati ed ora sono nuovamente liberi. L’assiolo è il più piccolo rapace notturno presente in Europa. Si nutre di insetti ed è un importante indicatore biologico, ovvero dove la specie è presente l’ambiente non è alterato da veleni o polveri usati contro gli insetti. Questo piccolo gufo vive molto vicino alle case, prediligendo vecchi fabbricati abbandonati, ed emette il fischio caratteristico. E proprio tra i paesini di Vallarsa, dove si ricreano diversi ecosistemi e dove l’inquinamento non arriva, sono stati trovati tre dei quattro uccelli. L’altro viene invece da Rovereto ma come gli amici pennuti è stato liberato nella zona di Piano di Vallarsa. «E’ stato scelto Piano perché lì è presente un grosso maschio - ci spiega il forestale Matteo Campolongo della stazione di Vallarsa - i piccoli possono seguirlo e migrare con lui in inverno verso la Sicilia o il nordafrica». Fino a pochi anni fa l’assiolo non era molto presente in Trentino, ma la Vallarsa da tempo è un habitat ideale per loro. Oggi il numero di uccelli è aumentato ma gli esemplari presenti in Vallarsa sono più della metà di quelli di tutta la provincia, segno inequivocabile che qui trovano le condizioni ottimali per vivere e riprodursi. I paesi dispersi e pieni di case abbandonate, assieme ai molti prati e alle poche coltivazioni favoriscono la proliferazione di questa specie che può godere di un habitat molto favorevole.
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