C'era da aspettarselo, ed ecco che l'orso, dopo essere stato avvistato nella bassa Vallgarina, è comparso anche da noi, ha attraversato l'Autobrennero, l'Adige e la ferrovia e la Statale 12, è risalito sui monti di Ala ed è ridisceso in Vallarsa. Dovrebbe trattarsi (ufficialmente ancora non si sà) del nipote di uno degli orsi importati dalla Slovenia, tramite il Progetto "Live Ursus" della Provincia.

Non ho mai capito per quale motivo la Provincia di Trento, abbia deciso di imbarcarsi in quest'avventura. Che bisogno c'era di introdurre, anzi di rintrodurre l'orso sulle Alpi ed in Trentino in particolare? Va be che c'era già, e anzi noialtri in Vallarsa lo abbiamo anche nel nostro stemma (due orsi che bevono alla fontana) e se la mia memoria non mi inganna, l'ultimo orso sarebbe stato abbattuto negli ultimi anni del 1800.

Però io guardo anche al lato del danno e della preoccupazione. Io sinceramente non mi sento sicuro, andando nel bosco, sapendo della presenza di un plantigrado nei paraggi. Assolutamente non odio gli orso, senza dubbio, ma sinceramente avrei paura e molta. Non so come mi comporterei se fossi disgraziatamente da solo e per di più, a piedi.

L'esperto del servizio faunistico, presente nella serata che si è svolta a S.Anna, ci ha spiegato molto bene cose su questi aninali, è stato molto esauriente e bravo, però ha anche "snoccialato dati" relativi a casi successi all'estero, dove cacciatori, dopo aver ferito un 'orso sono stati a loro volta feriti dagli animali stessi. Noi abbiamo a che fare con l'orso bruno, cioè l'orso europeo e non con il fratello americano, molto più aggressivo e da documentari che ho visto in televisione, avrebbero ucciso anche delle persone.

Ma anche noi, come spiegato anche a S.Anna, non ci troviamo di fronte di certo a un'orso Yoghi oppure ad un Bubu, che sinceramente secondo me, non è detto che non possa attaccare l'uomo in certe situazioni, tipica quella successa giorni or sono e riportata sulla stampa ad un custode forestale di Pinzolo che si è trovato di fronte ad un orsa con i cuccioli.

Probabilmente l'istinto materno ha fatto si che l'animale percepisse un pericolo reale per la sua prole. L'orsa è fuggita grazie alla rabbiosa reazione del cane che accompagnava il custode forestale. Se penso poi cosa potrebbe succedere se capitasse un caso simile ad una persona magari anziana e con dei problemi cardiaci.

Quando poi ho sentito che, prima di attuare il Progetto, la Provincia ha commissionato un sondaggio alla Doxa di Milano (quella degli exit poll per intenderci) per vedere se la gente trentina era favorevole o meno al progetto, mi sono cadute le braccia. Il perchè è molto semplice: il sondaggio telefonico, viene fatto su un campione di persone prese quà e là, quindi molto limitato, nonè come un referendum dove tutti i cittadini che abbiano compiuto la maggiore età possono esprimere attraverso il voto il loro pensiero, con un "SI" o con un "NO". Logico che se van a pescare nel bacino di utenza di una città come Trento, Rovereto o Riva dove di certo non hanno il problema di andare nel bosco a far la legna, oppure non sono apicoltori, non hanno di questi problemi e la presenza di questo plantigrado,può creare un effetto Yellostone o da zoo-safari.

Ma se andiamo per le valli dove la gente va nei boschi per tagliarsi la legna da ardere, oppure gli apicoltori che coltivano le api per passine, il discorso cambia notevolmente.

Altra chicca della nostra Provincia: fino ad ora niente recinzione per arnie non distrutte dall'orso, quando saran distrutte, allora potranno essere recintate, anche questa sembra essere una cosa un attimino strana.

Secondo me bisognerebbe attivarsi in modo da chiedere ai nostri amministratori provinciali, una raccolta firme, a livello provinciale, in quanto noialtri in Vallarsa siam troppo pochi per contare, per chiedere direttamente il blocco del progetto, oppure per chiedere, l'indizione di un referendum consuntivo, in modo da evitare, secondo me, che qualcuno in futuro, abbia qualche spiacevole incidente con gli orsi,

Rudi Piazza

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