Social card, ma che vergogna

04/12/08 - Articolo dal quotidiano "Trentino"




Non ci posso credere! Ancora una volta il nostro premier trova il modo per fare dei proclami altisonanti per dire al mondo che vuole dare un aiuto tangente ai meno abbienti (lui non vuole sentire la parola “ povertà”, lo infastidisce). E che cosa ti inventa? Niente di meno che la “social card “. Lo stumento più vigliacco per umiliare una persona. E per che cosa poi! Per 40 euro al mese. Io posso capire che con i tempi che corrono è meglio di niente, però non in questo modo. Persone anziane che dopo una vita di stenti prendono una pensione da fame, vedersi privare anche della dignità. Dover andare in un negozio e pagare con la tessera “donata” come un’elemosina dal governo. No, è assurdo, non si può. Con tutte quelle persone che quotidianamente decidono il bello e il cattivo tempo, qui nel bel paese, e quando li vedi tirati a lucido in televisione sembrano dei padreterni. Dovevano trovare qualcosa di più “etico”. Che ne so, mettere un bonus mensile sulla loro pensione ad esempio. Poi leggo che addirittura che varrà soltanto nei negozi alimentari abilitati. Quindi, anche se saranno 40 euro per tutti, sarà comunque una misura iniqua. Vi porto un esempio per tutti. Io sono nativo di un paesino della Vallarsa, Obra, dove nell’unico piccolo negozio alimentare non hanno il terminale per il Bancomat e men che meno il Postamat. Cosa accadrà allora a mia madre, che ha 93 anni, e a molti altri anziani di quel paese? Per poter usufruire del dono del nostro beneamato Cavaliere (dico Berlusconi perchè le decisioni importanti e non le prende lui e non il governo... gli adepti ascoltano e firmano) dovrà sobbarcarsi 20km di viaggio (+ 20 al ritorno) per andare a “strisciare” la card in un alimentare di Rovereto. No, non ci siamo, signor Presidente. -

Claudio Broz


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07/12/2008 - Commento di Rudi Piazza

Ho letto l'articolo a firma Claudio Broz che è apparso sul quotidiano Trentino, e che Fabrizio ha fedelmente riprodotto sul sito www.vallarsa.com
Io devo dire di non condividerrne il contenuto, soprattutto in due punti: io non faccio parte del partito di Forza Italia, e quindi non mi considero un "tifoso" del Presidente del Consiglio, ma purtroppo debbo pensare che dato il momento difficile che tutti stiano vivendo e spero, superando, dove ogni famiglia fatica ad arrivare alla fine del mese, trovare un escamotage per far risparmiare qualcosa alle persone, mi sembra che non sia proprio una cosa da buttar via, specie appunto in questi tempi di vacche magre.
Secondo punto: non mi sembra vero che da Obra bisogna scendere a Rovereto, perchè a Obra non c'è un negozio dove non si possono usare Bancomat. carte di credito e quant'altro,, si può benissimo recarsi a S.Anna e a Raossi dove ci sono le Famiglie Cooperative di Vallarsa e di Raossi appunto, e dove, se proprio una persona non ce la fa a pagare la spesa subito, se si è soci, la si può pagare a fine mese.
D'altronde, il sistema cooperativo trentino, del quali fanno parte anche le Famiglie Cooperative, sono nate nel secolo proprio per questo principio, cioè una famiglia faceva la spesa e pagava quando poteva, cioè gli si dava il tempo di recuperare il denaro per poter pagare il debito.

Piazza Rudi
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11/12/2008 - Commento di Fabrizio Piazza

Condivido pienamente quanto scritto da Claudio Broz.
Quanto al commento di Rudi, come al solito risponde a una cosa parlando d'altro:
Punto 1 - nessuno vuole buttare via o rifiutare i 40 euro, ma è il modo di darli che è vergognoso, con una tessera (di fascista memoria) che da a chi la esibisce il "marchio" di povero. Disgustoso aver escogitato un sistema simile, c'erano modi più semplici, per esempio dare un aumento di 40 euro sulle pensioni minime.
Punto 2 - che le Famiglie Cooperative facciano credito cosa c'entra con la scelta di una tessera tipo bancomat che non è spendibile ovunque e inoltre finanzia occultamente banche e telefonia?

Fabrizio Piazza





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