Una MAESTRINA in tempo di guerra.

Tratto dal BLOG di Nedda Gottardi http://neddagottardi.splinder.com/


Voglio ricordare una collega che conobbi a Bolzano, nel l942 , durante una pausa della prova orale del concorso per una sede scolastica in quella provincia.
Una persona semplice, seria, tranquilla, l'immagine della "maestra" per antonomasia.
Non l'ho più rivista, spero sia ancora viva.
Venni a conoscenza dai valligiani del suo gesto di pietà per i morti.
La guerra era arrivata anche nelle vallate del Trentino, sotto forma di azioni armate di partigiani e della reazione dei tedeschi che, dopo l'11 settembre 1943 erano i veri padroni del territorio, anche se, formalmente faceva parte della repubblica di Salò.
Quella collega , Maria Libardi, insegnava in un paesino della Vallarsa:
Un giorno vennero catturati due giovani partigiani,passati per le armi e appesi ad alberi nella piazzetta del paese, come ammonimento e con l'intento di lasciarceli a lungo.
La gente stava chiusa nelle case e non osava avvicinarsi ai morti per dare loro sepoltura.
Maria fu informata di quanto era accaduto. Dopo due giorni chiese di parlare coll'ufficiale tedesco: Poteva esprimersi in lingua tedesca in quanto a quell'epoca, nella regione Trentino Alto Adige, la lingua straniera studiata nelle scuole medie era il tedesco.
Maria chiese l'autorizzazione a togliere i corpi per dar loro sepoltura nel piccolo cimitero del paese.
L'autorizzazione venne concessa ed i morti furno sepolti.
Credo che fossero giovani venuti da altre regioni.
Ripeto che ciò accadde in un paesino di cui non ricordo il nome, in Vallarsa.
Buona serata,
nedda





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