04/12/07 - Articolo dal quotidiano "Trentino"
Da quando, con un fegato nuovo, è tornato a vivere nella sua Obra, Mario Martinelli non ha più smesso di scrivere.
Solo pochi mesi fa era uscito per l'editrice La Grafica "lI Granduca", ora dà alle stampe "Le fascine al coperto", il suo decimo libro.
E assieme a questo arriva un primo ricononoscimento da parte del Comune di Vallarsa:
il sindaco Geremia Gios ha garantito un contributo a Martinelli in virtù della gloria portata alla valle.
Nemo profeta in patria, si diceva un tempo.
In effetti, Martinelli è divenuto in poco tempo popolarissimo in Veneto, dove vanno a ruba i suoi agili libretti che narrano in apparenza storie semplici di montagna, ma sotto sotto parlano della gente, del loro rapporto con la terra, del futuro possibile per queste comunità sempre più "altre" rispetto alle città.
L'amicizia con Mauro Corona - e con Jambon, un altro personaggio di Erto, una sorta di rude eremita che conduce una vita integerrima e naturale - lo ha reso popolare e lui ora coltiva un progetto di gemellaggio culturale tra la Vallarsa e il paese di Erto, uno dei villaggi devastati dalla tragedia del Vajont, dove Corona e Jambon sono rimasti quasi a dispetto di tutti quelli che l'avevano abbandonato.
Un po' come Martinelli, rifugiatosi a Obra mentre molti vallarsesi han preferito la città.
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