Precipita e muore in un dirupo
È volato per 80 metri sotto gli occhi del cugino.
Nuovo dolore per la famiglia: dal 2000 il fratello è scomparso nel nulla.
La vittima è Mario «Strisa» Matassoni, 44 anni

18/11/2007 - Articolo di P. LISERRE da www.ladige.it


Era salito sui monti per cercare agrifoglio, accompagnato dal cugino. Ma proprio quelle rocce che tanto bene conosceva lo hanno tradito. Mario Matassoni, 44 anni di Foppiano di Vallarsa, ha perso la vita ieri pomeriggio precipitando in un dirupo per 80 metri, nei pressi di Stella. Un nuovo dolore per la sua famiglia, che dal 2000 non ha più notizie del fratello Emilio, misteriosamente scomparso.

Quei prati, quel sentiero, quelle rocce le conosceva come le sue tasche, come solo un uomo plasmato dalla montagna può conoscere ogni palmo dei suoi monti. Perché ci andava spesso laggiù, proprio sotto l'abitato di Foppiano di Vallarsa, a cercare agrifoglio o anche solo a fare una passeggiata. Quei prati e quelle rocce ieri pomeriggio però lo hanno tradito e in pochi secondi la vita di Mario Matassoni, 44 anni di Foppiano di Vallarsa, si è spenta gettando nuovamente nel dolore e nello sconforto una famiglia già profondamente segnata dalla misteriosa scomparsa del fratello Emilio, di cui non si ha notizia dal lontano 26 maggio del 2000. Mario Matassoni ha fatto un volo nel vuoto da un'altezza di 80 metri, in località Stella di Foppiano, sulle pareti che dalla Valle del Leno risalgono verso il versante occidentale della Vallarsa. È morto sul colpo, l'impatto contro le rocce è stato terrificante come terrificante è stata la scena che si è presentata davanti agli occhi degli uomini del Soccorso Alpino di Rovereto, i primi a raggiungerlo, gli unici in grado, con l'ausilio dell'elicottero, di recuperare la povera salma che poi è stata composta nella camera mortuaria dell'ospedale di Rovereto dove c'è stata la processione silenziosa e dolorosa dei familiari, le sorelle, i cugini, i nipoti (Mario Matassoni non era sposato e non aveva figli). Ieri pomeriggio, così come aveva tante altre volte da qualche anno a questa parte, Mario Tomassoni si era incamminato lungo il sentiero in località Stella, proprio sotto l'abitato di Foppiano, per fare una passeggiata e raccogliere un po' di agrifoglio. E come altre aveva chiesto al cugino di secondo grado di accompagnarlo. E così Giovanni Tonoli, 17 anni, di Rovereto, un ragazzo col quale Mario aveva un ottimo rapporto, anche stavolta era andato con lui. L'agrifoglio lo avevano raccolto, Mario aveva «svelato» a Giovanni i segreti di quei posti che lui conosceva bene. E insieme stavano facendo ritorno a casa quando si è consumata la tragedia, proprio sotto gli occhi atterriti e impotenti del cugino minorenne. Mario Matassoni stava affrontando una parete rocciosa di circa tre metri quando ha perso l'appiglio ed è scivolato nel dirupo, senza che Giovanni potesse fare nulla. Un volo nel vuoto di ottanta metri. E lo schianto al suolo, nella boscaglia sottostante. Una zona praticamente impossibile da raggiungere se non facendosi verricellare dall'elicottero. Giovanni ha dato immediatamente l'allarme e in poco tempo si sono mobilitati gli uomini del Soccorso Alpino di Rovereto e i carabinieri di Vallarsa. Ben presto si è capito che per Mario Matassoni non c'era nulla da fare. E solo dopo un'operazione complessa e non senza pericolo gli uomini del Soccorso Alpino sono riusciti a raggiungere il povero boscaiolo di Foppiano e a recuperare il corpo ormai senza vita. Sulla dinamica dell'incidente i carabinieri non hanno dubbi: si è trattato di una disgrazia, senza coinvolgimento di terzi. Nelle prossime ore il magistrato di turno concederà il nullaosta per le esequie.

Lo chiamavano Strisa

Mario Matassoni aveva 44 anni e da qualche tempo ormai lavorava solo come boscaiolo nella zona di Vallarsa dopo essere stato impiegato per un po' di tempo in una vetreria a Rovereto. Era il penultimo di una famiglia di otto figli e a Foppiano e in tutta la Vallarsa lo conoscevano con il soprannome di «Strisa». Un omone prestante e sportivo, gioviale e disponibile con tutti e che spesso, quando poteva, dava una mano con piccoli lavoretti per la parrocchia o aiutava nello sfalcio dei prati di Vallarsa. Dove lo conoscevano praticamente tutti.






www.vallarsa.com > indice > News > Precipita e muore in un dirupo