Vallarsa, quasi 600 multe ai motociclisti
Estate al Pian delle Fugazze coi controlli dei carabinieri

11/09/07 - Articolo di DAVIDE PIVETTI da www.ladige.it


Il biglietto da visita, per chi mette il naso in territorio trentino provenendo dal vicentino, ha la forma di una paletta rossa e bianca, stretta nella mano di un carabiniere. Forse dal punto di vista turistico non sarà il massimo, ma da quello della sicurezza e della prevenzione è proprio quello che bisognava fare. Per tre mesi i carabinieri della stazione di Vallarsa e i colleghi del Nucleo radiomobile di Rovereto, hanno letteralmente presidiato il Pian delle Fugazze, il passo che divide Trentino e Veneto, la Vallagarina e il vicentino. Di lì, lungo la sinuosa statale 46, passano ogni fine settimana centinaia di motociclisti. Quella strada era diventata addirittura una "pista" amata dagli appassionati delle due ruote. Il passaparola era diventato quotidiano: nei siti internet, nei forum, nei locali frequentati dai bikers motorizzati si parlava di quella strada come di una bellissima pista da percorrere piegati, da "disegnare". Lo era fino a qualche mese fa. Adesso è anche la strada delle multe, delle contravvenzioni e dei controlli che non lasciano nulla al caso. In giugno, luglio e agosto i carabinieri hanno atteso al varco i motociclisti, controllando la velocità con l'autovelox, il tasso alcolemico con l'alcoltest, le caratteristiche meccaniche e costruttive con le carte di circolazione alla mano. Il risultato è interessante. In tre mesi i carabinieri hanno elevato 576 contravvenzioni (una media di 36 a week end), distribuito sanzioni per 60 mila euro, tolti dalle patenti circa 450 punti e ritirate complessivamente 62 carte di circolazione per irregolarità formale o sostanziale. Un'ecatombe per i motociclisti. Ovviamente per quella minoranza - l'auspicio è che lo sia - che non rispetta le regole e il codice della strada. I risultati però ci sono. Nei tre mesi dell'operazione non c'è stata neppure una vittima su quella strada. Eppure la statale 46 ogni anno ha mietuto vittime, in alcune stagioni anche più di una. Quest'anno niente. Si ricorda un ferito a giugno, un paio di incidenti tra luglio e agosto e poi l'episodio proprio di domenica scorsa, con il volo di trenta metri di Cristian Tessaro, il trentasettenne di Villa Lagarino vittima di uno scontro sui tornanti di Zocchio. Il giovane lagarino è stato fortunato, il volo nella scarpata si è risolto con alcune serie fratture, ma le conseguenze avrebbero potuto essere anche peggiori vista la dinamica del sinistro. Insomma, la prevenzione sembra funzionare. Nei forum e in internet ora si parla anche dei controlli fatti dai carabinieri sulla strada di Vallarsa, non soltanto delle caratteristiche velocistiche di quella arteria. Domenica scorsa l'operazione ha toccato forse il suo culmine. In una giornata sono stati tagliati 200 punti dalle patenti dei motociclisti fermati, sono state sequestrate 17 carte di circolazione ed elevate 75 contravvenzione. Diecimila, infine, gli euro di multa distribuiti nel fine settimana. Purtroppo la strada di Vallarsa non è l'unica che avrebbe bisogno di questo tipo di "trattamento preventivo" da parte delle forze dell'ordine. Lo dimostra l'incidente mortale di domenica, sulla provinciale 208 tra Avio e San Valentino, dove ha perso la vita Domenico Fusaro, 27 anni, veronese. E lo stesso vale per la strada della Val di Gresta e per quella che sale a Folgaria. Ma intanto il messaggio è arrivato a destinazione. Le strade lagarine non sono una pista e chi per tale le scambia rischia di incontrare quella paletta in mano ad un carabiniere.





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