Più informatica e solidarietà sociale

07/06/07 - Articolo di RENZO M. GROSSELLI da www.ladige.it


Migliorare l'insegnamento Un progetto dalla Vallarsa

Un Comune con 42 frazioni, 1.439 abitanti, una sola scuola elementare con tre pluriclassi e 38 alunni. L'assessore provinciale all'istruzione Tiziano Salvaterra ha deciso di penalizzare queste realtà attraverso l'imposizione di un nuovo indice per i maestri: uno ogni 1,2 pluriclassi (contro 1,4 per ogni classe normale). E allora da parte dell'amministrazione comunale di Vallarsa, sindaco Geremia Gios e assessore all'istruzione Ornella Martini, giunge all'assessorato una proposta: miglioriamo i livelli di insegnamento nelle zone di montagna attraverso un uso più preciso dell'informatica ma anche avvalendoci della solidarietà sociale proposta dall'associazionismo. «Abbiamo consegnato questo progetto all'assessorato - dicono Gios, che è anche docente universitario di Economia ambientale, e l'assessore Martini - un mese e mezzo orsono». Perché la scuola elementare, sulla montagna, è cosa diversa dalla scuola elementare in città. «Io ho l'idea - conferma Gios - che in una situazione come quella della Vallarsa la scuola rappresenti un tassello estremamente importante per la comunità. Ci sono però le condizioni per non fare una semplice imitazione di Trento e Rovereto, dando le stesse opportunità ai nostri scolari. Quello che è un limite può diventare un'opportunità». La quadratura del cerchio, Gios? «Vallarsa ha 42 frazioni, una sola scuola, a Raossi, che dista 16-18 chilometri dalle frazioni più lontane. Tre pluriclassi, 38 alunni, 4,5 maestri quest'anno che con la riforma Salvaterra diventeranno 4. Ebbene, noi proponiamo di introdurre durante l'orario scolastico dosi elevate di informatica. Forti ausili informatici per certe materie, quali geografia, matematica e informatica. Tra l'altro, nel corso di informatica, però a cavallo tra scuola elementare e scuola media, vorremmo garantire la patente europea ai nostri ragazzi». In pratica voi vorreste sostituire quel mezzo insegnante che vi sarà tolto dalla riforma Salvaterra, con più informatica nella scuola? «Sì, anche questo. In parallelo, oltre all'orario scolastico, il sabato mattina si dovrebbe continuare il processo educativo attraverso un momento di formazione a distanza. Ricordo che sparsi nella valle noi abbiamo ancora dieci edifici scolastici: Valmorbia, Anghebeni, Parrocchia, Camposilvano, Obra, Riva, Sant'Anna, Matassone, Foppiano e Albaredo». Qual è la proposta? «In quattro di queste sedi, Riva, Camposilvano, Sant'Anna e Foppiano, verranno inseriti dei terminali internet, con videocamera, in modo da poter tenere delle videoconferenze. Là si recheranno gli alunni ma anche qualche membro adulto della comunità, in modo volontario: anziani, genitori o semplici membri dell'associazionismo locale. Da una parte saranno delle figure di tutela dei bambini, ma dall'altra andranno lì anche per apprendere. In quelle sedi si impartiranno le conoscenze necessarie per ottenere la patente europea di computer. Ma non solo. Si approfondiranno determinati argomenti e saranno svolte quelle funzioni che un tempo erano assegnate al doposcuola: rinforzo scolastico, svolgimento dei compiti, percorsi personalizzati». L'assessore Martini non ha dubbi sulla validità della proposta: «In parte lo stiamo già facendo in Vallarsa. C'è una figura professionale che tra biblioteca, case private, edifici scolastici e sedi di associazioni sta aiutando ragazzi e famiglie in campo didattico. Anche per via internet». Geremia Gios pensa non solo alla sua montagna, alla Vallarsa, ma all'intera montagna trentina: «Un progetto di questo tipo consente di non stravolgere l'ordine in cui si vive. Si pensi che ormai anche alle elementari i programmi non sono più così rigidi, ci sono varie opzioni. Che però prevedono spesso grandi numeri. Se però noi colleghiamo più scuole, potremmo avere i numeri che servono. Con le stesse risorse, inserendo la tecnologia, potremmo aumentare l'efficienza complessiva. All'interno di una riforma come quella impostata dall'assessore Tiziano Salvaterra, che per ragioni di «razionalizzazione del sistema scolastico», finisce per punire le piccole scuole di montagna, la proposta di Gios e Martini potrebbe servire a mantenere, anzi a migliorare, la qualità del servizio anche in quelle realtà: superando la diminuzione del personale insegnante tramite un uso oculato dell'informatica e delle reti sociali informali che esistono nelle piccole comunità. Costi? Geremia Gios li ha messi sulla carta, per la sua comunità di valle. E ha presentato il progetto a Salvaterra.





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