17/04/2007 - Articolo di TIZIANO BIANCHI da www.ladige.it
L'assemblea del C10 vota quasi compatta la mozione di Lorenzo Conci che chiede alla Provincia di ripensarci
Geremia Gios: «Una risorsa per le comunità di montagna»
Le pluriclassi devono sopravvivere. Almeno nei paesi più disagiati di montagna. A chiederlo è il comprensorio della Vallagarina. Ieri sera l'assemblea del C10 ha affrontato il tema delle classi miste (alunni di diverse età all'interno della stessa classe elementare), partendo dalla mozione presentata dal consigliere Lorenzo Conci di Calliano. Un documento allarmato che prendeva le mosse da una recente norma emanata dalla giunta provinciale con la quale sono stati abbassati i coefficienti per l'assunzione di personale docente. Una variazione minima sulla carta ma che nei fatti, ha spiegato Conci, significherà un drastico taglio dei maestri destinati alle pluriclassi. Insomma una mossa che dietro un'operazione numerica dissimulerebbe una scelta politica della Provincia. E non è uno scherzo. Visto che sulla sua mozione, alla fine, in assemblea comprensoriale si è registrato un consenso quasi unanime. Solo tre gli astenuti. E solo una dichiarazione di voto, astensione appunto, che esprimeva qualche riserva. È stata quella di Mauro Ferone, dei ds alensi: «non facciamoci prendere dall'onda emotiva, sul piano didattico le pluriclassi non sono garanzia di buona qualità della scuola. Forse sarebbe meglio arrivare all'esaurimento di questa esperienza». Per il resto la proposta di Conci, che nei fatti chiede alla Provincia di ripensarci e di mantenere inalterato sia il coefficiente numerico sia lo standard del personale docente, è stata appoggiata da tutti. Dal presidente Stefano Bisoffi che ha anticipato, fra l'altro, un'iniziativa simile e parallela di tutti i consigli comunali delle valli del Leno (che insieme a quello di Mori sono i comuni più interessati a questo tipo organizzazione scolastica). Alcuni Comuni hanno gia approvato una mozione che ricalca quella di Conci, altri la stanno per approvare. Dichiarazioni apertamente a favore della mozione, sono arrivate anche dal sindaco di Vallarsa Geremia Gios: «le pluriclassi sono una risorsa per le comunità di montagna e mi permetto di contestare anche quello che ha detto Ferone, ci sono anche studiosi che sostengono il valore di queste esperienze anche sul piano didattico. E del resto io, che ho frequentato una pluriclasse e ho avuta una carriera scolastica tranquilla, ne sono l'esempio». L'assemblea di ieri sera ha affrontata anche un altro tema delicato. Quello delle dimissioni da assessore alla cultura e al commercio e artigianato dell'ex sindaco di Avio (in aula è già stato sostituito dal commissario, il dottor Enrico Negriolli). Dimissioni accettate senza battere ciglio. Solo con tre astensioni, fra cui quella dell'ex assessore aviense della margherita Marino Salvetti, l'uomo che fu all'origine della disfatta di Amadori. Ora però si apre la caccia alla poltrona vacante nella giunta dei sindaci. Nel corso della seduta di giovedì l'esecutivo deciderà la data della prossima seduta dell'assemblea. Intanto, appunto, la corsa comincia. In pole position il sindaco di Ronzo Chienis Cappelletti e quello di Brentonico Giorgio Dossi, il grande escluso del 2005.E ora, proprio grazie alle dimissioni, di Amadori potrebbe essere arrivato il suo turno.
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