LA RETE WI-FI NELLE VALLI DEL LENO:
LE NUOVE TECNOLOGIE AL SERVIZIO DEGLI ANZIANI

tratto da "Europ.a." anno 7, n. 9 - pag. 7-8


Grazie alla recente liberalizzazione dell'accesso ad Internet mediante tecnologia Wireless, (trasmissione di dati ad alta velocità attraverso l'etere) anche i piccoli centri o le zone geograficamente problematiche, come isole e aree montuose, potranno essere raggiunti dalla banda larga. Si tratta in sostanza della concessione di collegare i vari access point tra loro anziché esclusivamente alla rete fissa rendendo possibile la creazione di reti wi-fi (o reti "senza fili") che, estese a tutto il territorio nazionale, permetteranno di portare i vantaggi della banda larga e utili tipologie di servizi anche laddove la linea Adsl non può arrivare per mancanza di fibra ottica.
La Provincia Autonoma di Trento ha intrapreso il percorso di innovazione tecnologica, infrastrutturale e strutturale già da diversi anni, coerentemente con quanto stabilito a livello europeo nella strategia di Lisbona. In tale ottica la strategia adottata è stata rivolta all'investimento in centri di ricerca, alla cablatura in fibra ottica di una rete da 740 Km che copre l'intero territorio provinciale, all'eProcurement, alla connessione a banda larga di 11 poli sanitari.
In tale percorso strategico si inserisce a pieno titolo il progetto delle valli del Leno mirando a compensare la marginalità di alcune fasce della popolazione e di alcune aree del territorio.
I Comuni di Vallarsa, Trambileno e Terragnolo che, prima ancora di altre amministrazioni pubbliche d'aree montane, hanno firmato con la società Linkem (ex Megabeam, la prima in Italia a realizzare gli hot spot - punti accesso internet senza fili) accordi per la realizzazione di accessi a banda larga tramite collegamenti wireless HyperLan, saranno i primi in Italia ad avvantaggiarsi di reti wi-fi. Il progetto è finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento con fondi Docup rientrando nell'ambito della misura 1.4, in particolare dell'intervento proposto con bando n. 2 del 2003 "Realizzazione di progetti al fine di migliorare i servizi nelle piccole comunità periferiche avvalendosi degli strumenti della società dell'informazione".
Il progetto in questione si propone di creare per ogni frazione, o gruppo di frazioni, un punto di aggregazione dotato anche di idonea strumentazione informatica al fine di consentire da un Iato il collegamento in rete con i potenziali fornitori di servizi essenziali e dall'altro la messa a disposizione di una serie di prestazioni, alla casa e alla persona, altrimenti difficilmente accessibili alla locale popolazione anziana.
Nello specifico saranno otto punti di "vicinato" così distribuiti: due a Terragnolo garantendo una copertura dell'80% della popolazione locale, due a Trambileno con una coperta del 50% e quattro a Vallarsa con copertura de1l'80%. I principali servizi, che a regime ciascun punto di aggregazione sarà in grado di fornire, riguarderanno: la connessione e integrazione con il servizio sanitario (prenotazione di visite di controllo, ricevimento di ricette, analisi e medicine, telemedicina e assistenza assunzione terapie); il collegamento in rete con potenziali fornitori di servizi essenziali (alimentari, banca, posta, manutenzione e assistenza tecnica); l'integrazione con i servizi tradizionali svolti dall'Ente pubblico sul modello dello sportello unico integrato; l'animazione e il tempo libero (viaggi e teleconferenze); servizi per la persona e il domicilio (assistenza per urgenze, brevi malattie, preparazione pasti, pulizie, forme di mutuo aiuto tipo banca del tempo). In questo modo, senza la necessità di disagevoli trasferimenti, gli interessati potranno sottoporsi a monitoraggi tramite collegamenti on-line con le strutture sanitarie di riferimento, usufruendo di anamnesi in tempo reale. Utili, in particolare agli anziani, si prospettano anche i servizi di consegna dei farmaci o della spesa a domicilio.
La società Linkem, in qualità di gestore della rete provvederà a fornire la capacità di banda, effettuerà il monitoraggio e la manutenzione della rete, l'attivazione degli utenti e garantirà il collegamento tra gli edifici pubblici attraverso una rete Intranet, per potere accedere alle applicazioni condivise. Da qui, mediante tecnologia Hiperlan, verrà creata una dorsale per portare la connettività presso i siti evidenziati nello schema. A partire da questi siti, all'interno della stessa località, la connettività viene portata presso altri edifici mediante tecnologia Wi-Fi. Inoltre, in corrispondenza degli edifici raggiunti da banda larga, sono state create delle aree Wi-Fi per erogare connettività alla cittadinanza.
La rete wi-ti sfrutta una frequenza libera, che non necessita di licenze statali, ed è dunque un sistema di comunicazione quasi totalmente gratuito; si tratta di una delle chiavi per raggiungere il cosiddetto "Internet Everywhere", la premessa per giungere ad una società dove le informazioni sono disponibili ovunque, in modo rapido e a costo minimo.
Dal punto di vista delle caratteristiche la rete wireless in fase di implementazione preleverà connettività xDSL presso la sede Municipale di Trambileno, nella frazione di Moscheri. Da qui, mediante tecnologia HyperLan, verrà creata una dorsale che distribuirà la connettività presso le diverse frazioni e, all'interno di ciascuna frazione, il sistema wi-ti porterà la connessione presso i singoli siti visibili nello schema a fianco.
Il progetto appare sostenibile sotto diversi profili. Dal punto di vista ambientale non comporta impatti diretti rilevanti, né sotto l'aspetto dell'inquinamento elettromagnetico che paesaggistico. Dal punto di vista sociale il progetto consente di aumentare la coesione sociale delle comunità interessate: creando condizioni per il mantenimento della popolazione anziana in loco si garantiscono quei legami sociali di tipo informale che costituiscono uno dei punti di forza delle piccole comunità montane. Un aspetto importante riguarda la sostenibilità economica del progetto: il ricorso a forme di gestione basate sul mutuo aiuto e l'assenza di costi di gestione a regime garantiscono in linea teorica una completa sostenibilità del progetto, che non verrebbe a gravare, se non per quote minimali, sul bilancio pubblico. Ciascun punto di aggregazione dovrebbe essere gestito da personale locale (utilizzando forme di lavoro flessibili) il quale dovrebbe garantire, oltre alle funzioni collegate con la gestione dei servizi di rete anche la disponibilità per svolgere, se necessario, funzioni di assistenza agli anziani interessati. Va da sé quindi che questo servizio andrà ad integrarsi con i servizi già esistenti. Contemporaneamente il punto di "vicinato" potrà servire ad aggregare gli anziani coinvolgendoli in attività di artigianato locale o piccoli lavori il cui ricavato potrà servire per autofinanziamento. Il progetto risulta particolarmente innovativo sia per le forme di gestione (progettazione e gestione sovracomunale, ricorso a forme di mutuo aiuto per la gestione a regime del progetto) che per le soluzioni tecniche adottate in grado di annullare i costi per la possibilità da parte della società di gestione di vendere a prezzi ridotti il collegamento a banda larga a privati. La soluzione tecnologica adottata rende inoltre possibile offrire il collegamento telefonico all'interno della rete a titolo gratuito. La trasferibilità del progetto è, dal punto di vista tecnico, totale. Peraltro allo stato attuale può essere considerato come un progetto pilota, dal momento che le condizioni sociali di marginalizzazione e senilizzazione della popolazione si possono constatare anche in altre aree della provincia, ele dinamiche demografiche in corso renderanno tali problematiche sempre più cogenti nei prossimi anni.
La filiera delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (TIC), tra i cui obiettivi rientra la realizzazione ed il completamento dell'infrastrutturazione a banda larga del territorio, con reti di accesso a livello locale per ridurre le distanze tra centro e periferia del territorio trentino, è significativamente ricompresa tra le priorità d'intervento specifiche del Documento Strategico Provinciale, quale contributo al quadro Strategico Nazionale per la programmazione dei Fondi Strutturali 2007-2013.

Maria Alessia Loche
Barbara Tellone







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