10/12/06 - Articolo da www.ladige.it
È stato uno dei massimi compositori di brani sacri del Novecento Oggi una santa messa in suo ricordo
È stato uno dei massimi compositori di musica sacra del Novecento, nonché storico meticoloso, a cui si deve la beatificazione e successiva santificazione di Gaspare Bertoni, amico e maestro di Antonio Rosmini. Si tratta di Padre Giuseppe Stoffella, di cui si è concluso il 120° anniversario della sua nascita e quest'anno ricorre il 40° anniversario della sua morte. Di origine vallersera, ma nato ad Aldeno, quando il paese faceva ancora parte del Comun Comunale vallagarino, il Comune aldense gli ha dedicato un'ampio articolo nell'ultimo numero della sua rivista di carattere culturale "L'Arione", diretta dal giornalista RAI Lorenzo Lucianer. Inoltre, in ricordo di Padre Giuseppe, sarà celebrata una Santa Messa, quest'oggi, nella parrocchiale di Aldeno.
Padre Giuseppe nacque nel 1885 e morì nel 1966 a 81 anni. Suo nonno, Girolamo Stoffella originario di Vallarsa, fu Capo Comune di Aldeno, suo padre Eugenio, invece, morì a 34 anni, quando il piccolo Giuseppe ne aveva soltanto due.
Tre anni dopo morì anche la madre ed il piccolo Giuseppe rimase orfano. All'età di appena 12 anni, lo zio, il frate Egidio Stoffella di Vallarsa, lo portò con sè presso i Padri Stimmatini a Verona. Fin da bambino si accorse di possedere una straordinaria memoria musicale: bastava che in chiesa ascoltasse una melodia una sola volta, e uscito non la scordava più. Infatti cominciò a comporre già a 15 anni. Successivamente frequentò il Pontificio Istituto di Musica Sacra a Roma, sostenendovi tutti gli esami riscuotendo plauso e ammirazione da parte del suo maestro, il famoso Raffaele Casimiri.
Come compositore, Padre Giuseppe, fu fecondissimo. Infatti, nel suo catalogo, più che il numero delle composizioni, ben 928, colpisce la straordinaria versatilità: 116 "Tantum ergo", decine e decine di Litanie, numerosi Canti mariani e della Passione, per non dire delle 25 Messe complete. Le sue opere furono eseguite a Roma, a Verona e anche in Trentino.
Con la riforma liturgica, introdotta dal Concilio Vaticano II, molta musica di Padre Giuseppe, come del resto quella d'altri autori sacri, fu archiviata avendo testo latino. Negli ultimi anni, invece, le sue opere natalizie rivivono e sono entrate nel repertorio della famosa Scuola di Canto Corale "Felpi Vallesi" e dell'Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza.
Ma padre Giuseppe non fu soltanto musicista, bensì anche letterato, con proprie produzioni letterarie, e inoltre storico. La sua attività di ricercatore si concentrò sulla vita e le opere del Fondatore degli Stimmatini, Gaspare Bertoni, maestro e amico di Antonio Rosmini. A padre Giuseppe si devono le ricerche decisive per la beatificazione e successiva santificazione di Bertoni. Il processo di beatificazione, infatti, fu aperto nel 1906. L'eroicità delle sue virtù fu riconosciuta da Papa Paolo VI nel 1966, mentre nel 1975 lo stesso Pontefice lo iscrisse nell'Albo dei Beati e, infine, nel 1989 Giovanni Paolo II lo annoverò tra i Santi della Chiesa. Nella diocesi di Trento gli Stimmatini, meglio noti come "Bertoniani", sono presenti già dal 1866.
Oggi, invece, troviamo un altro personaggio trentino di spicco fra i padri stimmatini: si tratta di Giancarlo Brigantini, vescovo di Locri.
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