L'omelia del parroco contro le campestri

Proteste di alcuni giovani organizzatori della festa
Articolo di Nicola Guarneri da www.ladige.it


Don Stefano Granello, domenica, nella chiesa di Vallarsa ha puntato il dito contro l'esagerazione di chi frequenta i tendoni dei ritrovi estivi, richiamando all'esempio della vita di Gesù.

Il gruppo di ragazzi che, il fine settimana precedente, si era prodigato per la buona riuscita della 24 ore sportiva si è sentito accusato dalle parole del prete, invitandolo a partecipare il prossimo anno.


Non siamo allo scontro totale ma in Vallarsa c'è attrito tra un gruppo di giovani e il parroco don Stefano Granello. Sotto accusa curiosamente e, per certi versi, incredibile visti i tempi moderni di allontanamento delle nuove generazione dalla Chiesa ci sono finite le omelie domenicali del prete reo, secondo alcuni ragazzi impegnati in varie attività a favore della comunità, di demonizzare tutto quello che fanno.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la messa celebrata domenica 3l luglio, la scorsa. Pare infatti che il sacerdote, dal pulpito, abbia tuonato contro le feste campestri puntando il dito su chi sfrutta queste occasioni per ubriacarsi e, su chi propone agli avventori fiumi di birra, magari invogliando la gente a bere con prezzi ribassati.
Alcuni diretti interessati - don Stefano, in verità, non ha snocciolato nomi e cognomi nella chiesa di Parrocchia - hanno deciso di scrivere al giornale per criticare l'operato del pastore.
"Siamo un gruppo di giovani volenterosi ed abbiamo organizzato, il 23 e 24 luglio, una grande manifestazione sportiva, una 24 ore in Vallarsa che ha raccolto l'adesione di sedici squadre provenienti dal Triveneto per un totale di 220 atleti. In una Vallarsa senza più la voglia e l'iniziativa di un tempo, questo torneo rappresenta uno dei pochi appuntamenti estivi rimasti.
La quarta edizione ha raccolto un generale entusiasmo che ha rinfrancato quanti si sono volontariamente adoperati per realizzarla. Contenti sono stati gli organizzatori, estasiate le centinaia di persone accorse, soddisfatte le autorità comunali.
Chi non sembra invece aver gradito è don Stefano che ha affidato dal pulpito dell'omelia domenicale il suo disappunto ed il suo disprezzo. Ha raccontato ai devoti del grande torneo della settimana prima chiamandolo "festa di perdizione" dove gli "organizzatori hanno ubriacato la gente" e dove "si sono consumati fiumi di birra".
Qui non sono i giudizi personali che bruciano, ognuno può pensarla come gli pare. Dispiace che critiche del genere arrivino da un'autorità religiosa che alla nostra festa non è venuta ma che parla per sentito dire. Quello che noi abbiamo fatto non è stato certo per avere un guadagno, anzi. Se poi si viene messi alla gogna perchè le bibite sono vendute a prezzo di costo e la Vallagarina ha guardato per due giorni verso la Vallarsa, si intuisce perchè qui nessuno organizza più eventi.
L'invito per il parroco è per la prossima edizione, perchè venga e veda. Sentirà il cuore della valle pulsare.
Don Stefano di replicare non ci pensa nemmeno ma, par di capire, se si alimentasse un dibattito potrebbe non dispiacergli affatto.
I suoi fedeli confermano la tendenza del prete ad arricchire la predica con fatti concreti, come una festa campestre. E domenica ha messo in guardia i frequentatori di tutti questi ritrovi, ovunque vengano organizzati, dalla facilità con cui si scivola nel vizio e nell'esagerazione.
Il parroco non ha mai fatto nomi ma non vuole replicare a chi lo critica preferendo, eventualmente e se interpellato, farlo di persona.
Ma davvero questi ragazzi che decidono dl darsi da fare per non far morire una valle e si rimboccano le maniche gratis resistendo alla voglia di spopolarla fanno una cosa sbagliata?
"Il nostro parroco ci ha semplicemente invitato a riscoprire Gesù - lo difende una fedele - e il suo stile di vita non si trova con quelle feste".
È un peccato che in certe vallate dove, come dicono i giovani, non c'è nulla e l'unico momento di ritrovo sono questi incontri conviviali ci sia sempre qualcuno pronto a vederci del male.
In fin dei conti un semplice invito alla moderazione poteva essere sufficiente visto e considerato che in tutto il Trentino, le campestri sono il punto forte dell'estate.





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