Bruno e i volontari dell'Associazione ricordano un amico e un generoso collega
Articolo da www.ladige.it

VALLARSA - E' vivo in valle il ricordo di Giulio Parmesan scomparso alla fine di agosto. Bruno e i volontari dell'Associazione di Primo Soccorso "Orsa Maggiore" lo ricordano con affetto e nostalgia: " Caro Giulio, la mente non può che ritornare agli anni 70 quando freschi di patente ci divertivamo come matti a scorazzare in valle con gli amici di sempre. O d'inverno sulla Martinella a sciare! Eravamo poco più che ventenni e la vita ci appariva come l'età: fresca e frizzante e da gustare. Poi il tempo di mettere la testa a poco, ha un po diviso la compagnia, così che la famiglia, i figli ed il lavoro riempivano in maniera più seria le giornate, come la vita ci insegna.

Ti eri trasferito con la tua amata Tullia in quel di Genova e ci vedevamo di rado, in estate, per scambiarci due parole, e tu ci raccontavi della nuova realtà dove abitavi e dove ti eri adeguato alla vita vicino al mare, ma portandoti dentro sempre un po' di nostalgia per la nostra valle e la vita aspra di montagna. Eri entrato a far parte del volontariato socio-sanitario, come dopo avresti continuato con noi dell'Orsa Maggiore e questo ti da merito per l'altuiscmo e la generosità che ti ha sempre contraddistinto.

E' arrivato più tardi il periodo buio che ha colpito nel fisico prima la tua compagna e poi anche te obbligandoti a trasferirti ancora qui, dove la tua mamma trepidante ti ha accolto ed aiutato. Fortunatamente la medicina è riuscita a rimetterti in sesto grazie anche alla tua buona voltontà riuscendo a smettere contemporaneamente di bere e di fumare.

Negli ultimi due anni abbiamo vissuto la fantastica realtà dell'Orsa maggiore, quasi sempre insieme in divisa sull'ambulanza perchè la tua presenza era quasi una regola: per i viaggi programmati, per le emergenze, per sostituire qualcuno o per andare in officina a prendere le bombole d'ossigeno! Hai lasciato un vuoto che ci sarà difficile colmare prima come amico e poi come soccorritore. Voglio infine riportare le parole che la nostra presidente ti ha dedicato nella chiesa stracolma di gente durante la cerimonia per il tuo ultimo saluto: i giornalisti ci definiscono "angeli custodi" ed ora veramente da lassù continuerai con questo ruolo aiutandoci nella vita ad essere generosi e disponibili come tu lo eri. Ciao Giulio non ti dimenticheremo".